Serra Riccò
Croci per ricordare
CROCI PER RICORDARE
Memoria di Missioni Popolari
INDICE
ALBISOLA SUPERIORE (SAVONA)
BARGAGLI - VIGANEGO (GENOVA)
CAMOGLI (GENOVA)
CERANESI (GENOVA)
CHIAVARI – MAXENA (GENOVA)
FAVALE DI MALVARO (GENOVA)
GENOVA - BEGATO
GENOVA - MONTESIGNANO
GENOVA - MURTA
GENOVA - PONTEDECIMO
NEIRONE (GENOVA)
ORERO - SOGLIO (GENOVA)
RECCO – POLANESI (GENOVA)
REZZOAGLIO – MAGNASCO (GENOVA)
SAN COLOMBANO CERTENOLI – SAN COLOMBANO (GENOVA)
SERRA RICCO’ – SAN CIPRIANO (GENOVA)
SORI (GENOVA)
TORRIGLIA (GENOVA)
TORRIGLIA - PENTEMA (GENOVA)
VALBREVENNA – FRASSINELLO (GENOVA)
VALBREVENNA – SENAREGA (GENOVA)
..........................................................................
ALBISOLA SUPERIORE (SAVONA) – presso la chiesa di San Nicolò
SACRA
MISSIONE RURALE
DI GENOVA
15 – 30 NOVEMBRE 1896
40 GIORNI D’INDULGENZA
A CHI BACIA
LA CROCE
GIORNI 250 D’INDULGENZA
A CHI BACIA
QUESTA CROCE
MISSIONE RURALE DI GENOVA
28 GENNAIO – 11 FEBBRAIO
1912
……………………………………..
BARGAGLI - VIGANEGO (GENOVA)
RICORDO DELLA S. MISSIONE
TENUTA A VIGANEGO
DAI CAPPUCCINI GENOVESI
DAL 10 AL 20 SETTEMBRE 1970
.......................................................
CAMOGLI (GENOVA)
MISSIONE
REVERENDI PADRI PASSIONISITI
17 GENNAIO 1897
SACRE MISSIONI
300 GIORNI INDULGENZA OGNI VOLTA
GENNAIO 1897
GENNAIO 1911
GENNAIO 1921
GENNAIO 1931
GENNAIO 1940
GENNAIO 1946
OTTOBRE 1956
16-2 – 1-3-1964
14-10 – 2-11-1973
22-X – 2-XI-1983
MISSIONE
REVERENDI PADRI CAPPUCCINI
DI GENOVA
7 GENNAIO 1921
MISSIONE
REVERENDI PADRI CAPPUCCINI
DI GENOVA
7 GENNAIO 1931
.................................................
CERANESI (GENOVA)
JESU CHRISTI PASSIO
SACRA MISSIONE
15 SETTEMBRE 1931
..............................................
CHIAVARI - MAXENA (GENOVA)
MISSIONE RURALE
12 MARZO 1901
………………….
SALVE O CROCE
UNICA NOSTRA SPERANZA
LE TRISTEZZE DELL’ESIGLIO
CONVERTI IN PARADISO
…………………….
UN BACIO PATER AVE E GLORIA
INDULGENZA 240 GIORNI
…………………….
RICORDO
MISSIONE RURALE
9 – 23 NOVEMBRE
1930
.....................................................
FAVALE DI MALVARO (GENOVA)
MISSIONE
DE
PADRI CAPPUCCINI
DI
GENOVA
1 AGOSTO 1852
MISSIONE
DEI REVERENDI PADRI CAPPUCCINI
31 MARZO – 15 APRILE 1940
......................................................
GENOVA - BEGATO
RICORDO
DELLE SANTE MISSIONI
DAL 1900 AL 1953
……………
GESU’ MIO MISERICORDIA
………………..
300 GIORNI
D’INDULGENZA
.................................................................
.....................................................................................
GENOVA - PONTEDECIMO
SACRA MISSIONE PADRI PASSIONISTI
8-22 10
1922
………..
20 10
1933
…..
7-21 10
1951
…..
7-21 10
1973
…….........................................................................................
NEIRONE (GENOVA)
CHI BACIA QUESTA CROCE
DAI MISSIONARI RURALI
IL DI’ XI FEBBRAIO MCMI ERETTA
IN OMAGGIO A GESU’ REDENTORE
LUCRA CCXL GIORNI
DI INDULGENZA
............................................................................................
ORERO - SOGLIO (GENOVA)
AVE O SANTA CROCE
RICORDO
DELLA MISSIONE RURALE
9-22 SETTEMBRE 1900
CONSECRAZIONE
DELL’ANNO GIUBILARE
SOTTO IL PONTIFICATO
DI LEONE XII
MONUMENTO
A CRISTO REDENTORE
SU L’ALBA
DEL SECOLO FUTURO
SPERANZA
DELL’AVVENIRE
.....................................................................................
RECCO - POLANESI (GENOVA)
RICORDO
MISSIONI RURALI
5-15 8 1954
ANNO MARIANO
………………………………………………………….
REZZOAGLIO – MAGNASCO (GENOVA)
MISSIONI RURALI ANNO MCMLXI
.........................................
SAN COLOMBANO CERTENOLI (GENOVA)
MISSIONE RURALE
DAL 1° AL 15 SETTEMBRE
1912
INDULGENZA DI 50 GIORNI
A CHI RECITA DINANZI QUESTA CROCE
UN PATER AVE E GLORIA
AVE CRUX SPES UNICA
RICORDO
DELLA MISSIONE RURALE
PREDICATA
DAL 7 AL 21 NOVEMBRE 1948
……………………………………………………………………..
SERRA RICCO’ – SAN CIPRIANO (GENOVA)
RICORDO SANTA MISSIONE
PREDICATA DAI
CAPPUCCINI LIGURI
18 – 28 SETTEMBRE 1980
………………………………………………………
SORI (GENOVA)
SACRA MISSIONE
7-21-XI-1948
PADRI CAPPUCCINI
......................................................
TORRIGLIA (GENOVA)
SACRA MISSIONE
8-18 OTTOBRE 1953
S. PADRI CAPPUCCINI GENOVESI
GESU’ MIO MISERICORDIA
................................................................................................
TORRIGLIA - PENTEMA (GENOVA)
NELLA MISSIONE
DEL 1845
I REVERENDI PADRI CAPPUCCINI
COLL’INDULGENZA
DI GIORNI 40
A CHI RECITERA’
UN PATER ED AVE
QUESTA CROCE
ERIGEVANO
..........................................................................................
VALBREVENNA – FRASSINELLO (GENOVA)
MISSIONE DEI REVERENDI PADRI
CAPPUCCINI
21 AGOSTO – 1° SETTEMBRE
1960
..........................................................................................
VALBREVENNA – SENAREGA (GENOVA)
Ultimo aggiornamento:25 agosto 2022
Da Pedemonte all'America
DA PEDEMONTE ALL’AMERICA
Testimonianze dell’emigrazione
Pedemonte* di Serra Riccò ha vissuto il fenomeno migratorio verso l’America che ha interessato l’Italia tra otto e novecento.
Da ricerche d’archivio e grazie alle notizie gentilmente fornite da discendenti degli emigrati, si ricavano alcuni nomi di nativi della parrocchia che avevano tentato l’avventura americana.
GIOVANNI BATTISTA CAROSSINO (o CAROZZINO)
NASCITA 5 novembre 1883
PADRE Giuseppe Carossino figlio di Giuseppe, nativo di Sant’Olcese
MADRE Rosa Torre nata a Pedemonte il 18 novembre 1858 da Giovanni Battista Pedemonte e Anna Pedemonte, contadini.
FRATELLI Celestina (n. 1880), Giuseppe (n. 1881), Luigi Giovanni (n. 1885), Benedetto (n. 1886), Angela (n. 1891), Luisa (n. 1894), Luigi (n. 1896), Luigi Angelo (n.1898).
EMIGRAZIONE
Nel Censimento del 1910 risulta essere in America con il fratello Luigi Giovanni.
Fonti:
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Baptizatorum liber 1787-1899
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Matrimoniorum 1766-1910
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Atti di nascita e di battesimo 1838-1865
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Stato delle Anime 1910
……………………………..
LUIGI GIOVANNI CAROSSINO (o CAROZZINO)
NASCITA 3 novembre 1888
PADRE Giuseppe Carossino figlio di Giuseppe, nativo di Sant’Olcese
MADRE Rosa Torre nata a Pedemonte il 18 novembre 1858 da Giovanni Battista Pedemonte e Anna Pedemonte, contadini.
FRATELLI Celestina (n. 1880), Giuseppe (n. 1881), Giovanni Battista (n. 1883), Benedetto (n. 1886), Angela (n. 1891), Luisa (n. 1894), Luigi (n. 1896), Luigi Angelo (n.1898).
EMIGRAZIONE
Nel censimento del 1910 risulta essere in America con il fratello Giovanni Battista.
Fonti:
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Baptizatorum liber 1787-1899
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Matrimoniorum 1766-1910
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Atti di nascita e di battesimo 1858
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Stato delle Anime 1910
…………………………………………
PASQUALE CASANOVA
NASCITA 21 giugno 1858
PADRE Antonio Maria, figlio di Tommaso, contadino, non nativo di Pedemonte
MADRE Maria Luigia (o Luisa) Comotto, nata il 5 maggio 1826 da Giovanni e Maria Felice Lagorio
FRATELLI Maria (n. 1850), Gio Batta (n. 1852), Giovanni (n. 1854), Celeste Maria (n. 1856), Angelo (n. 1858), Anna (n. 1860), Maria maddalena Serafina (n. 1864), Davide (n. 1866).
EMIGRAZIONE
In Argentina
Fonti:
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Baptizatorum liber 1787-1899
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Atti di nascita e di battesimo 1858
Testimonianza dei discendenti
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ANGELO DAVIDE CERESETO
NASCITA 15 luglio 1854
PADRE Lorenzo Cereseto, contadino, nato a Pedemonte il 31 dicembre 1807 da Natale e Maria Frixone
MADRE Vincenza Noli nata a Valleregia da Giacomo e di Maria Cevasco
FRATELLI Maria (n. 1842), Gio Batta Matteo (n. 1843), Angelo (n. 1845), Gio Batta Giovanni (n. 1847), Maria Teresa (1849), Serafina Cattarina (n. 1850), Giuseppe Settimio (1852), Antonio (n. 1857), Giuseppe Settimio (n. 1860), Elisa (n. 1862)
EMIGRAZIONE
Nel censimento del 1876 risulta essere in America con i fratelli Gio Batta Giovanni e Gio Batta Matteo
Fonti:
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Baptizatorum liber 1787-1899
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Atti di nascita e di battesimo 1838-1865
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Atti di matrimonio 1838-1865
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Stato delle Anime 1876
……………………………………………..
GIO BATTA GIOVANNI CERESETO
NASCITA 20 maggio 1847
PADRE Lorenzo Cereseto, contadino, nato a Pedemonte il 31 dicembre 1807 da Natale e Maria Frixone
MADRE Vincenza Noli nata a Valleregia da Giacomo e Maria Cevasco
FRATELLI Maria (n. 1842), Gio Batta Matteo (n. 1843), Angelo (n. 1845), Maria Teresa (1849), Serafina Cattarina (n. 1850), Giuseppe Settimio (1852), Angelo Davide (n. 1854), Antonio (n. 1857), Giuseppe Settimio (n. 1860), Elisa (n. 1862)
EMIGRAZIONE
Nel censimento del 1876 risulta essere in America con i fratelli Angelo Davide e Gio Batta Matteo
Fonti:
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Baptizatorum liber 1787-1899
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Atti di nascita e di battesimo 1838-1865
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Atti di matrimonio 1838-1865
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Stato delle Anime 1876
………………………………………..
GIO BATTA MATTEO CERESETO
NASCITA 7 agosto 1843
PADRE Lorenzo Cereseto, contadino, nato a Pedemonte il 31 dicembre 1807 da Natale e Maria Frixone
MADRE Vincenza Noli nata a Valleregia da Giacomo e Maria Cevasco
FRATELLI Maria (n. 1842), Angelo (n. 1845), Gio Batta Giovanni (n. 1847), Maria Teresa (1849), Serafina Cattarina (n. 1850), Giuseppe Settimio (1852), Angelo Davide (n. 1854), Antonio (n. 1857), Giuseppe Settimio (n. 1860), Elisa (n. 1862)
EMIGRAZIONE
Nel censimento del 1876 risulta essere in America con i fratelli Gio Batta Giovanni e Angelo Davide
Fonti:
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Baptizatorum liber 1787-1899
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Atti di nascita e di battesimo 1838-1865
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Atti di matrimonio 1838-1865
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Stato delle Anime 1876
…………………………………………….
RODOLFO COLOMBO CERESETO
NASCITA 27 maggio 1886
PADRE Angelo Cereseto nato a Pedemonte il 10 giugno 1854 da Lorenzo, contadino, e Vincenza Noli
MADRE Rosa Passano di Angelo nata a Pedemonte nel 1858
FRATELLI Luigi Angelo (n. 1883), Maria Maddalena Vincenza (n. 1886), Giuseppa Serafina (n. 1890), Beatrice (n. 1892), Laura (n. 1894), Maria Laura (n. 1896), Maria Luisa Elisa (n. 1896), Antonio Santo Eugenio n. (1897)
MOGLIE Maria Raschia, sposata il 27 febbraio
EMIGRAZIONE
Nel censimento del 1910 risulta essere in America.
Fonti:
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Baptizatorum liber 1787-1899
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Atti di nascita e di battesimo 1838-1865
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Stato delle Anime 1910
Comune di Serra Riccò, Servizio Demografico
…………………………………………………….
PIETRO COMOTTO
NASCITA 27 aprile 1851
PADRE Francesco Comotto, contadino, nato a Pedemonte il 19 agosto 1818 da Giovanni e Felice1 Lagorio.
MADRE Maria Argenta (o Argentina), nata a Pedemonte il 27 novembre 1822 da Sebastiano e Teresa Lombardo.
FRATELLI Maria Rachele (n. 1843), Vittoria (n. 1845), Giuseppe (n. 1848), Giovanni (n. 1854), Maria (n. 1857), Leone Angelo (n. 1861), Gio Batta (n. 1865), Sebastiano Angelo (n. 1869).
EMIGRAZIONE in Argentina.
Fonti:
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Baptizatorum liber 1787-1899
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Atti di nascita e di battesimo 1838-1865
Testimonianza dei discendenti.
1 Felice: così nel testo.
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FRANCESCO FRIXIONE (o FRIGIONE)
NASCITA 1 marzo 1860
PADRE Domenico nato a Pedemonte il 22 gennaio 1826 da Giuseppe, contadino carrettiere, e da Francesca Comotto
MADRE Teresa Delucchi, figlia di Emanuele
FRATELLI Maria (n. 1852), Giuseppe Lorenzo (n. 1854)
MOGLIE Maria Corallo
FIGLIA Maria Luisa nata a San Francisco (California) il 29 ottobre 1887
EMIGRAZIONE desunta dalla nascita della figlia
Fonti:
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Baptizatorum liber 1787-1899
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Atti di nascita e di battesimo 1838-1865
……………………………………………
GIUSEPPE LORENZO FRIXIONE
NASCITA 25 gennaio 1854
PADRE Domenico Frixione, contadino, nato a Pedemonte il 22 novembre 1826 da Giuseppe e Francesca Comotto.
MADRE Teresa Delucchi, figlia di Emanuele, non nativa di Pedemonte.
FRATELLI Maria (n. 1852) Francesco (n. 1860)
EMIGRAZIONE
Nel censimento del 1872 risulta essere in America
Fonti:
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Baptizatorum liber 1787-1899
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Atti di nascita e di battesimo 1838-1865
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Stato delle Anime 1872
…………………………………………….
GIO BATTA FRIXONE (o FRIGIONE)
NASCITA 13 settembre 1840
PADRE Angelo, contadino, nato a Pedemonte il 19 maggio 1809 da Bartolomeo e Caterina Campi
MADRE Caterina Lagorio, cucitrice, nata a Pedemonte il 5 marzo 1819 da Gio Batta e Paola Pratolongo
FRATELLI Giuseppe (n. 1845), Maria Teresa (n. 1848), Maria Teresa (n. 1850), Lorenzo (n. 1851)
EMIGRAZIONE
Nel censimento del 1868 risulta essere in America
Fonti:
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Baptizatorum liber 1787-1899
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Atti di nascita e di battesimo 1838-1865
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Stato delle Anime 1868
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AGOSTINO GHIGLIONE
NASCITA 8 giugno 1883
PADRE Tomaso, figlio di Francesco, non nativo di Pedemonte
MADRE Margherita Lagostena, figlia di Giovanni Battista, non nativa di Pedemonte
FRATELLI Giuseppe (n. 1862), Maria Francesca (n. 1864), Lorenzo (n. 1866), Luisa (n. 1868), Maria Giuseppina (n. 1874), Rosa Candida (n. 1877).
EMIGRAZIONE
In Argentina nei primi anni del XX secolo.
MOGLIE Rosa Pilar Bava (figlia di Agostino Bava e Arcángela Vataglia) sposata a Zàrate (Argentina) nel 1914
FIGLI Sei, tra cui José, Josefa, Angel, Angela (nata nel 1924)
PROFESSIONE contadino e apicoltore.
MORTE il 6 marzo 1961 per un incidente automobilistico a Zarate (Argentina).
Fonti:
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Baptizatorum liber 1787-1899
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Atti di nascita e di battesimo 1838-1865
Testimonianza di una discendente
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CARLO GIO BATTA NAPOLI
NASCITA 3 novembre 1884
PADRE Giuseppe Napoli di Carlo
MADRE Teresa Pedemonte di Giovanni Battista
FRATELLI Maria Pasqualina (n. 1883), Luigi Carlo (n. 1886), Angela Luisa (n. 1889), Luigi (n. 1892), Maria (n. 1893)
EMIGRAZIONE
Nel censimento del 1910 risulta essere in America
Fonti:
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Baptizatorum liber 1787-1899
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Atti di nascita e di battesimo 1838-1865
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Stato delle Anime 1910
…………………………………………….
AMEDEO PEDEMONTE
NASCITA 20 luglio 1899
PADRE FrancescoAgostino Pedemonte, nato il 14 maggio
MADRE Maria Tacchella, figlia di Angelo, nata a Savignone nel marzo 1861.
FRATELLI Maria Ester Emedea (n. 1884), Maria Luigia Angela (n. 1887), Antonio (n. 1889), Angela Beatrice (n. 1892), Angelo Dionisio (n. 1894), Vittorio Giovanni Battista (n. 1897).
EMIGRAZIONE I discendenti fissano il suo arrivo in Argentina nel
Fonti:
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Baptizatorum liber 1787-1899
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Atti di nascita e di battesimo 1838-1865
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Stato delle Anime 1903
Testimonianze dei discendenti
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ANTONIO NICOLO’ PEDEMONTE
NASCITA 4 ottobre 1843
PADRE Nicolò, contadino, nato a Pedemonte il 18 settembre 1818 da Giuseppe e Benedetta Risso.
MADRE Maria Rosa Cassissia, nata a Pedemonte il 6 marzo 1817 da Giorgio e Maria Pedemonte.
FRATELLI Domenico Filippo (n. 1841), Davide Simone (n. 1846), Maria Clementina Giuseppa (n. 1848), Gaetana Luigia (n. 1851).
MOGLIE Catalina Marengo, sposata nel 1870. Dal matrimonio nacquero tre figli.
EMIGRAZIONE
In Uruguay, dove probabilmente possedeva (o lavorava in) un vigneto.
MORTE nel 1896.
Fonti:
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Baptizatorum liber 1787-1899
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Atti di nascita e di battesimo 1838-1865
Testimonianza dei discendenti
………………………………………………….
ANTONIO PEDEMONTE
NASCITA 4 ottobre 1838
PADRE Gio Batta, contadino, nato a Pedemonte il 21 novembre 1807 da Tommaso e Caterina Cassissia
MADRE Gaetana Porcile di Gio Batta nativa di San Cipriano
FRATELLI Giuseppe (n. 1828), Maria (1830), Francesco Tommaso (1833), Rosa (1835), Carola (n. 1837), Martino (1840), Colomba (1843)
EMIGRAZIONE
Nel censimento del 1868 risulta essere in America
Fonti:
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Baptizatorum liber 1787-1899
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Atti di nascita e di battesimo 1838-1865
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Stato delle Anime 1868
……………………………………………
FRANCESCO PEDEMONTE
NASCITA 5 giugno 1863
PADRE Andrea Pedemonte, contadino, nato a Pedemonte il 26 settembre 1837 da Francesco e Francesca Pedemonte.
MADRE Caterina Carbone, contadina, nata a Pedemonte il 19 settembre 1839 da Francesco e Maria Pedemonte.
FRATELLI Giovanni (n. 1865), Paola (n. 1865), Giacomo (n. 1867), Maria Rosa (n. 1869), Giuseppe (n. 1871), Giacinta Clementina (n. 1874), Enrica Maria Antonia (n. 1877), Domenico (n. 1880).
MOGLIE Orifilia Ledesma, sposata nel 1895.
EMIGRAZIONE in Argentina.
Fonti:
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Baptizatorum liber 1787-1899
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Atti di nascita e di battesimo 1838-1865
Testimonianza dei discendenti.
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FRANCESCO PEDEMONTE
NASCITA 19 ottobre 1877
PADRE Antonio di Giovanni Battista nato a Pedemonte il 4 ottobre 1838 da Gio Batta e Gaetana Porcile
MADRE Teresa Pedemonte nata a Pedemonte il 13 gennaio 1853 da Giovanni e Paola Morasso
FRATELLI Angelo (n. 1875), Tommaso (n. 1876), Giuseppe (n. 1882), Rosa (n. 1886), Maria Luisa (n. 1891)
EMIGRAZIONE
Nel censimento del 1910 risulta essere in America.
Fonti:
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Baptizatorum liber 1787-1899
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Stato delle Anime 1910
………………………………………………………….
GIUSEPPE PEDEMONTE
NASCITA 2 febbraio 1835
PADRE Sebastiano, contadino, nato a Pedemonte il 14 settembre 1804 da Natale e Maria Corte
MADRE Maria Pedemonte di Nicola
FRATELLI Antonio Natale (n. 1833), Natale Michele Simeone (n. 1836), Maria Appolonia Rachele (n. 1838), Maria Bianca (n. 1840), Andrea Angelo (n. 1842), Colomba Luisa (n. 1843) Gio Batta (1847), Serafina (1851)
MOGLIE Caterina Ronco
EMIGRAZIONE
Nel censimento del 1868 risulta essere in America.
Fonti:
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Baptizatorum liber 1787-1899
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Atti di nascita e di battesimo 1838-1865
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Stato delle Anime 1868
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GODEARDO PEDEMONTE
NASCITA 24 luglio 1828
PADRE Antonio figlio di Matteo
MADRE Maria Comotto nata a Pedemonte il 25 marzo 1793 da Giovanni Battista e Maddalena Comotto
FRATELLI Maddalena (n. 1811), Anna Caterina (n. 1819), Gio Batta (n. 1821), Bartolomeo (n. 1823), Maddalena Anna Caterina (n. 1826), Maria Celeste (n. 1831), Rosa (n. 1833)
EMIGRAZIONE
Nel censimento del 1872 risulta essere in America.
Fonti:
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Baptizatorum liber 1787-1899
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Stato delle Anime 1872
……………………………………….
LORENZO PEDEMONTE
NASCITA 9 ottobre 1862
PADRE Giuseppe Pedemonte, contadino, nato a Pedemonte il 5 settembre 1825, figlio di Antonio e Anna Maria Frixione.
MADRE Rosa Lagorio, contadina, nata a Pedemonte il 25 ottobre 1820, figlia di Gio Batta e Paola Pratolongo.
SORELLE Luigia (n. 1858), Elena (n. 1860).
EMIGRAZIONE in Argentina.
Fonti:
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Baptizatorum liber 1787-1899
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Atti di nascita e di battesimo 1838-1865
Testimonianza dei discendenti
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ROCCO GIOVANNI BATTISTA PEDEMONTE
NASCITA 4 dicembre 1843
PADRE Francesco, contadino, nato a Pedemonte il 9 novembre 1810 da Rocco e Caterina Pedemonte
MADRE Francesca Pedemonte figlia di Gio Batta nata a Pedemonte il 6 ottobre 1814
FRATELLI Andrea (n. 1837), Bartolomeo (n. 1839), Giovanni Battista Rocco (n. 1841), Clementina (n. 1846), Maria (n. 1849), Rocco Emanuele (n. 1852), Rocco (n. 1854), Angelo (n.1856)
PRIMA MOGLIE Aurora Garcia sposata il giorno 11 agosto
SECONDA MOGLIE Gabriela Garzon sposata in stato di vedovanza il 31 marzo 1875, sempre a Rosario (Argentina)
EMIGRAZIONE desunta dai matrimoni
Fonti:
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Baptizatorum liber 1787-1899
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Atti di nascita e di battesimo 1838-1865
Testimonianza dei discendenti
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ROCCO PEDEMONTE
NASCITA 16 dicembre 1840
PADRE Paolo, contadino, nato a Pedemonte il 2 agosto 1795 da Giovanni e Caterina Lavagetto
MADRE Rosa Porcile nata a Pedemonte il 6 luglio 1804 da Giovanni e Maria Morasso
FRATELLI Caterina (n. 1826), Maria (n. 1828), Teresa (n. 1831), Giorgio Giuseppe (n. 1838)
EMIGRAZIONE Il giorno 20 maggio 1869 risulta aver abbandonato a Montevideo (Uruguay) la nave “Olivari” sulla quale era imbarcato come marinaio
Fonti:
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Baptizatorum liber 1787-1899
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Atti di nascita e di battesimo 1838-1865
Archivio di Stato di Genova, Sentenze del Tribunale penale di Genova, 41
…………………………………………………….
DOMENICO GIOVANNI PORCILE
NASCITA 29 novembre 1880
PADRE Angelo Porcile di Domenico
MADRE Caterina Bracesco di Antonio
FRATELLI Maria Rachele (n. 1869), Antonio (n. 1870), Lorenzo (n. 1873), Maria Vincenza (n. 1875), Luigi Giovanni (n. 1877), Gio Batta (n. 1879), Luigi Giovanni (n. 1882)
EMIGRAZIONE Nel censimento del 1910 risulta essere in America con il fratello Luigi Giovanni
Fonti:
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Baptizatorum liber 1787-1899
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Stato delle anime 1910
……………………………………………..
LUIGI GIOVANNI PORCILE
NASCITA 7 novembre 1882
PADRE Angelo Porcile di Domenico
MADRE Caterina Bracesco di Antonio
FRATELLI Maria Rachele (n. 1869), Antonio (n. 1870), Lorenzo (n. 1873), Maria Vincenza (n. 1875), Luigi Giovanni (n. 1877), Gio Batta (n. 1879), Domenico Giovanni (n. 1880)
EMIGRAZIONE Nel censimento del 1910 risulta essere in America con il fratello Domenico Giovanni
Fonti:
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Baptizatorum liber 1787-1899
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Stato delle anime 1910
………………………………………
CATERINA CARMELA ROMBO
NASCITA 23 settembre 1885
PADRE Antonio Rombo nato a Pedemonte il 24 febbraio 1838 da Francesco, mulattiere, e Argentina Molinari
MADRE Maria Corte nata a Pedemonte il 16 settembre 1848 da Giacomo, contadino, e Rosa Comotto
FRATELLI Luigi (n. 1869), Rachele Rosa (1871), Angela Luisa (1874), Angelo Bartolomeo (1876), Giovanni (1877), Michele (1879), Angelo (1881), Valerio Gio Batta (1883), Luigi (1887)
EMIGRAZIONE Nel censimento del 1910 risulta essere in America con il fratello Valerio
Fonti:
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Baptizatorum liber 1787-1899
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Atti di nascita e di battesimo 1838-1865
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Stato delle anime 1910
……………………………………………..
VALERIO GIO BATTA ROMBO
NASCITA 20 agosto 1883
PADRE Antonio Rombo nato a Pedemonte il 24 febbraio 1838 da Francesco, mulattiere, e Argentina Molinari
MADRE Maria Corte nata a Pedemonte il 16 settembre 1848 da Giacomo, contadino, e Rosa Comotto
FRATELLI Luigi (n. 1869), Rachele Rosa (1871), Angela Luisa (1874), Angelo Bartolomeo (1876), Giovanni (1877), Michele (1879), Angelo (1881), Carmela Caterina (1885), Luigi (1887)
EMIGRAZIONE Nel censimento del 1910 risulta essere in America con la sorella Caterina Carmela
Fonti:
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Baptizatorum liber 1787-1899
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Atti di nascita e di battesimo 1838-1865
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Stato delle anime 1910
………………………………………………
AUGUSTO1 LUIGI RONCALLO
NASCITA 31 dicembre 1877
PADRE Giovanni Battista nato a Pedemonte il 25 gennaio 1848 da Agostino, vetturale, e Maria Flora Noli.
MADRE Maria Rosa Frixione nata a Pedemonte il giorno 11 giugno 1853 da Angelo, contadino, e Caterina Lagorio.
FRATELLI Rachele Giuseppa (n. 1879), Cipriano Angelo (n. 1881).
MOGLIE Rosa Placido sposata a Buenos Aires (Argentina) il 28 agosto 1909 nella chiesa di san Carlo2.
EMIGRAZIONE desunta dal matrimonio.
1Il nome Augusto, presente nell’atto di battesimo, decade in seguito.
2Alla chiesa di san Carlo in seguito sarà aggiunta la dedicazione a Maria Ausiliatrice e, nel 1936, vi riceverà il battesimo Jorge Mario Bergoglio, papa Francesco.
Fonti:
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Baptizatorum liber 1787-1899
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Atti di nascita e di battesimo 1838-1865
https://es.wikipedia.org/wiki/Bas%C3%ADlica_Mar%C3%ADa_Auxiliadora_y_San_Carlos_%28Buenos_Aires%29
…………………………………………
ANGELO EMANUELE RONCO
NASCITA 8 aprile 1862
PADRE Alessandro1 Matteo Ronco nato a Pedemonte il 16 aprile 1815 da Michele e Caterina Magnanego.
MADRE Rosa Cresta di Agostino (nativa di Casella).
FRATELLI Giustina Serafina (n. 1850), Ambrogio Michelangelo Nicolò (n. 1852), Pasquale Agostino (n. 1856), Agostino (n. 1859), Annunziata Caterina (n. 1865), Pasquale Luigi (n. 1867), Caterina Santa (n. 1870).
EMIGRAZIONE in Argentina testimoniata dai discendenti.
1nome di battesimo in seguito decaduto.
Fonti:
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Baptizatorum liber 1787-1899
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Atti di nascita e di battesimo 1838-1865
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Stato delle anime 1872
Testimonianza dei discendenti
……………………………………………………..
GIO BATTA SACCO
NASCITA 23 marzo 1836
PADRE Andrea Sacco, nativo di San Pier d’Arena (parrocchia di San Martino).
MADRE Margherita Ricchino, nata a Pedemonte il 18 ottobre 1795 da Giuseppe e Angela Pedemonte.
FRATELLI Francesco (n. 1821), Giuseppe (n. 1823), Caterina (1825), Giuseppe (n. 1828), Giovanni (n. 1831), Maria Bianca (1834), Rosa (n. 1838).
MOGLIE Clementina Pedemonte, figlia di Francesco.
FIGLIA Ersiglia (n. 1886) che a Rosario (Argentina) nel 1907 sposa Juan Ibilino Ghilina.
EMIGRAZIONE in Argentina testimoniata dai discendenti.
Fonti:
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Matrimoniorum 1766-1910
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Baptizatorum liber 1787-1899
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Atti di nascita e di battesimo 1838-1865
Testimonianza dei discendenti
Pedemonte di Serra Riccò (Genova)
*Per emigrati nativi di altre zone di Serra Riccò:
Dettagli datati
DETTAGLI DATATI
Tracce di un passato più o meno lontano
INDICE
ARENZANO (GENOVA)
CASTELVITTORIO (IMPERIA)
CASTIONE DELLA PRESOLANA (BERGAMO)
CERANESI (GENOVA)
CROCEFIESCHI (GENOVA)
FINALE LIGURE (SAVONA)
FRAMURA (LA SPEZIA)
GENOVA
LEVANTO (LA SPEZIA)
MONTEROSSO AL MARE (LA SPEZIA)
SAN COLOMBANO CERTENOLI (GENOVA)
SANT’OLCESE (GENOVA)
SERRA RICCO’ (GENOVA)
VALBREVENNA (GENOVA)
VARAZZE (SAVONA)
ARENZANO (GENOVA)
Chiesa dei Santi Nazario e Celso
IN MEMORIAM
RIFUSE DUE CAMPANE DELLE GIA’ ESISTENTI
DI UNA QUINTA MAGGIORE SI ARRICCHIVA IL CONCERTO
PER GENEROSO CONTRIBUTO DEI PARROCCHIANI
IL 26 MAGGIO 1921 SACRO AL CORPUS DOMINI
BENEDETTE DALL’ARCIPRETE ENRICO GIUSTO
VENIVANO INNALZATE SUL CAMPANILE
TRA L’ESULTANZA DI TUTTO IL POPOLO
CASTELVITTORIO (IMPERIA)
"Fuis l'injustice des hommes et cherche la paix dans la solitude"
CASTIONE DELLA PRESOLANA (BERGAMO)
Santuario di Nostra Signora della Guardia
FINALE LIGURE (SAVONA)
Finalborgo
Lapide in memoria dell’inondazione del 28 settembre 1900
http://alfredo45.altervista.org/ccccregnorepubblica3.htm
FINALE LIGURE (SAVONA)
Località Montesordo
Fontana data
.............................................................................................................
FRAMURA (LA SPEZIA)
Località Anzo
Fontana su cui è incisa una frase tratta dal “De Oratore” di Cicerone:
“La memoria è tesoro e custode di tutte le cose”
...........................................................................................
GENOVA
Aggio
COMUNE DI GENOVA
CIRCOSCRIZIONE IV VALBISAGNO
A RICORDO DI DON NICOLA RICCHINI, PARROCO DI AGGIO,
CHE NEL 1944, PER AVER SALVATO LA SUA GENTE
DALLE ATROCITA’ DELLA GUERRA FU RINCHIUSO DAI
NAZIFASCISTI NEL CAMPO SI STERMINIO DI FLOSSEMBURG
DOVE VENNE UMILIATO E PIU’ VOLTE TORTURATO
A FINE GUERRA GLI ALLEATI LO ESTRASSERO, ORMAI
MORENTE, DA UNA FOSSA COMUNE E, DOPO INTENSE CURE,
RIUSCIRONO A RIPORTARLO IN VITA
RESTITUENDOLO ALLA SUA MISSIONE DI PACE.
24 GIUGNO 2005
Begato
IL 30 NOVEMBRE 1920
QUI CADDE VITTIMA
DI UN TRAGICO SCHERZO
DOMENICO MORANDO
NELLA VERDE ETA’
DI ANNI 23
IL PADRE IN MEMORIA
QUESTO MARMO POSE
Geminiano - Lapide in ricordo dell’anno santo 1950
Nervi – Porticciolo
E’ VIETATO IL TRANSITO IN QUESTA VIA
AI VEICOLI TIRATI DA PIU’ DI DUE CAVALLI.
CIASCUN CAVALLO DOVRA’ ESSERE GUIDATO A MANO
DA UN CARRETTIERE.
DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMMUNALE
DEL 25 SETTEMBRE 1889
Sestri Ponente – Santuario di Nostra Signora della Misericordia sul Monte Gazzo
PERCHE’ NON CADA NELL’OBLIO
L’AUGUSTA VISITA QUI FATTA IL 29 MARZO 1893
DELLA PIISSIMA REGINA ELISABETTA D’AUSTRIA – UNGHERIA
ALCUNI DIVOTI DI QUESTO SANTUARIO
POSERO IL PRESENTE RICORDO
....................................................................................................................
MONTEROSSO AL MARE (LA SPEZIA)
Soviore
Insegna del “Ristorante Nostra Signora di Soviore”
http://www.soviore5terre.it/chi-siamo/
............................................................................................................
SAN COLOMBANO CERTENOLI (GENOVA)
Aveggio
Lapide presso il campanile della chiesa della Santissima Trinità
GOVERNANDO LA DIOCESI
MONSIGNOR AMEDEO CASABONA
CHE ERESSE QUESTA PARROCCHIA
PER IMPULSO DEL PRIMO RETTORE PIETRO ROSASCO
A SPESE DELLA SIGNORA ALGESIRAS DALLORSO VEDOVA SCHIAFFINO
COL CONCORSO DELL’OPERA DEL POPOLO
A STUDIO DELL’INGEGNERE CAVALIER LUIGI DEVOTI
EBBE VITA QUESTA SACRA TORRE
ORNAMENTO DELLA BUOVA CHIESA PARROCCHIALE
DEDICATA ALLA SANTISSIMA TRINITA’
E A NOSTRA SIGNORA DELLA PACE
SOTTO LA CUI PROTEZIONE
SI RIFUGIA IL POPOLO DI AVEGGIO
MCMXXI
…………………………………………………………………………….
...................................................................................................................
SERRA RICCO’ (GENOVA)
San Cipriano – Lapide in memoria dei fratelli Cambiaso, missionari in Birmania
............................................................................................
VALBREVENNA (GENOVA)
Nenno – Lapide presso la chiesa di Sant’Anna
LA CHIESA DI NENNO - 1787
ALLA ELETTA SCHIERA DEI SUOI PARROCI
CHE L’ADORNARONO DI MARMI
E DI PIU’ FULGIDI ESEMPI
ALL’INDIMENTICABILE ARCIPRETE
DON ERNESTO SCORZA
*1868 - +1957
ANGELO PER 57 ANNI NEL BENE E NELLE
CIVICHE OPERE I SUOI FIGLI SPIRITUALI
E NIPOTI A PERENNE RICORDO 1967
Santuario Nostra Signora dell’Acqua
……………………………………………………………….
Ultimo aggiornamento: 13 marzo 2022
Fornitori della parrocchia
FORNITORI DELLA PARROCCHIA
Tra le carte dell’archivio della Santissima Annunziata di Pedemonte di Serra Riccò (Genova) sono conservate alcune ricevute di pagamenti effettuati relative al periodo 1890 - 1950.
Tale documentazione permette di conoscere realtà commerciali non solo della zona di Pedemonte ma anche di Genova e di altre località.
Quasi ogni esercizio aveva la propria carta intestata: a volte essenziale con i soli recapiti, a volte ricca di rifermenti ai prodotti trattati e prestigiosi riconoscimenti….
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(Su questa attività si veda: G. Torre, Archivi d’impresa a Genova, Editoriale Documenta, Cardeghe 2015, pp. 222-223)
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(Su questa attività si veda: G. Bevegni – C. Bozzano, Una corriera per Pedemonte, Nuova Editrice Genovese, Genova 2012, pp. 47-57)
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Esposizione Universale di COMO 1899
Esposizione Universale di Milano 1906
GRAN PRIX (Massima Onorificenza)
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MEDAGLIA D’ORO (dell’On. PRESIDENTE)
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Il clero nel tempo
IL CLERO NEL TEMPO
I sacerdoti attivi a Pedemonte tra il 1787 e il 1899
1787
Giacomo Pedemonte, parroco
Andrea Pedemonte
Angelo Graziani
1788
Giacomo Pedemonte, parroco
Andrea Pedemonte
Domenico Merano
1789
Giacomo Pedemonte, parroco
Michele Pedemonte
Andrea Pedemonte
Geronimo Bianchetti
1790
Giacomo Pedemonte, parroco
Geronimo Bianchetti
1791
Giacomo Pedemonte, parroco
Geronimo Bianchetti
1792
Giacomo Pedemonte, parroco
Andrea Pedemonte
1793
Giacomo Pedemonte, parroco
Andrea Pedemonte
1794
Giacomo Pedemonte, parroco
Andrea Pedemonte
1795
Giacomo Pedemonte, parroco
1796
Giacomo Pedemonte, parroco
1797
Giacomo Pedemonte, parroco
1798
Giacomo Pedemonte, parroco
1799
Giacomo Pedemonte, parroco
Andrea Pedemonte
1800
Giacomo Pedemonte, parroco
1801
Giacomo Pedemonte, parroco
Michele Pedemonte
Andrea Pedemonte
1802
Giacomo Pedemonte, parroco
Andrea Pedemonte
1803
Giacomo Pedemonte, parroco
Andrea Zerbino
1804
Giacomo Pedemonte, parroco
Andrea Zerbino
1805
Giacomo Pedemonte, parroco
1806
Giacomo Pedemonte, parroco
1807
Giacomo Pedemonte, parroco
Lorenzo Guidi
1808
Giacomo Pedemonte, parroco
Lorenzo Guidi
1809
Giacomo Pedemonte, parroco
Andrea Zerbino
1810
Giacomo Pedemonte, parroco
1811
Giacomo Pedemonte, parroco
1812
Giacomo Pedemonte, parroco
1813
Giacomo Pedemonte, parroco
1814
Giacomo Pedemonte, parroco
1815
Giacomo Pedemonte, parroco
Sebastiano Guiddo
Andrea Zerbino
Gaetano Castello
1816
Gaetano Castello, parroco
Giovanni Andrea Zerbino
1817
Gaetano Castello, parroco
Andrea Zerbino
Sebastiano Guiddo
1818
Gaetano Castello, parroco
Andrea Zerbino
1819
Gaetano Castello, parroco
1820
Gaetano Castello, parroco
Andrea Zerbino
Luigi Paganelli
1821
Gaetano Castello, parroco
Andrea Zerbino
Luigi Paganelli
1822
Gaetano Castello, parroco
Luigi Paganelli
Gerolamo Fontanabuona
1823
Gaetano Castello, parroco
Gerolamo Fontanabuona
Luigi Paganelli
1824
Gaetano Castello, parroco
Gerolamo Fontanabuona
Luigi Paganelli
1825
Gaetano Castello, parroco
Luigi Paganelli
Gerolamo Fontanabuona
1826
Gaetano Castello, parroco
Gerolamo Fontanabuona
Luigi Paganelli
Giacomo Bussetti
1827
Gaetano Castello, parroco
Luigi Paganelli
Gerolamo Fontanabuona
Giacomo Bussetti
1828
Gaetano Castello, parroco
Gerolamo Fontanabuona
Luigi Paganelli
1829
Gaetano Castello, parroco
Gerolamo Fontanabuona
Luigi Paganelli
Bartolomeo Canepa
1830
Gaetano Castello, parroco
Gerolamo Fontanabuona
Bartolomeo Canepa
1831
Gaetano Castello, rettore
Gerolamo Fontanabuona
Bartolomeo Canepa
1832
Gaetano Castello, parroco
Bartolomeo Canepa
Gerolamo Fontanabuona
1833
Gaetano Castello, parroco
1834
Gaetano castello, parroco
1835
Gaetano Castello, parroco
1836
Gaetano Castello, parroco
Bartolomeo Canepa
Gerolamo Fontanabuona
1837
Gaetano Castello, parroco
Bartolomeo Canepa
Gerolamo Fontanabuona
Luigi Paganelli
1838
Gaetano Castello, parroco
Gerolamo Fontanabuona
Luigi Paganelli
Bartolomeo Canepa
1839
Gaetano Castello, parroco
Gerolamo Fontanabuona
Bartolomeo Canepa
Luigi Paganelli
1840
Gaetano Castello, parroco
Gerolamo Fontanabuona
Bartolomeo Canepa
Luigi Paganelli
1841
Gaetano Castello, parroco
Bartolomeo Canepa
Gerolamo Fontanabuona
Luigi Paganelli
Antonio Barilari
1842
Gaetano Castello, parroco
Luigi Paganelli
Antonio Barilari
Bartolomeo Canepa
1843
Gaetano Castello, parroco
Antonio Barilari
Bartolomeo Canepa
1844
Gaetano Castello, parroco
Antonio Barilari
Bartolomeo Canepa
1845
Gaetano Castello, parroco
Bartolomeo Canepa
Luigi Paganelli
Antonio Barilari
1846
Gaetano Castello, parroco
Antonio Barilari
Luigi Paganelli
1847
Gaetano Castello, parroco
Antonio Barilari
Luigi Paganelli
Bartolomeo Canepa
Pietro Godani
1848
Gaetano Castello, parroco
Pietro Godani
Luigi Paganelli
1849
Gaetano Castello, parroco
Pietro Godani
Luigi Paganelli
Bartolomeo Canepa
1850
Gaetano Castello, parroco
Pietro Godani
Bartolomeo Canepa
1851
Gaetano Castello, parroco
Bartolomeo Canepa
Pietro Godani
Luigi Paganelli
1852
Gaetano Castello, parroco
Pietro Godani
Luigi Paganelli
1853
Gaetano Castello, parroco
Pietro Godani
Bartolomeo Canepa
1854
Gaetano Castello, parroco
Pietro Godani
Bartolomeo Canepa
1855
Gaetano Castello, parroco
Pietro Godani
Luigi Paganelli
Bartolomeo Canepa
1856
Gaetano Castello, parroco
Pietro Godani
1857
Gaetano Castello, parroco
Pietro Godani
Bartolomeo Canepa
1858
Gaetano Castello, parroco
Pietro Godani
Antonio Borzone
1859
Gaetano Castello, parroco
Antonio Borzone
Pietro Godani
1860
Gaetano Castello, parroco
Antonio Borzone
1861
Gaetano Castello, parroco
Bartolomeo Canepa
Antonio Borzone
1862
Gaetano Castello, parroco
Antonio Borzone
Bartolomeo Canepa
Pietro Sbarbaro
1863
Gaetano Castello, parroco
Pietro Sbarbaro
1864
Gaetano Castello, parroco
Pietro Sbarbaro
Bartolomeo Canepa
1865
Gaetano Castello, parroco
Pietro Sbarbaro
Bartolomeo Canepa
Giuseppe Damele
1866
Giuseppe Damele, parroco
Pietro Sbarbaro
1867
Giuseppe Damele, parroco
Pietro Sbarbaro
1868
Giuseppe Damele, rettore
Pietro Sbarbaro
1869
Giuseppe Damele, parroco
Pietro Sbarbaro
1870
Giuseppe Damele, parroco
Pietro Sbarbaro
1871
Giuseppe Damele, parroco
Pietro Sbarbaro
Bartolomeo Canepa
1872
Giuseppe Damele, rettore
Pietro Sbarbaro
1873
Giuseppe Damele, parroco
Bartolomeo Canepa
Pietro Sbarbaro
Tomaso Parodi
Eugenio Bracco
1874
Eugenio Bracco, parroco
Pietro Sbarbaro
1875
Eugenio Bracco, parroco
Pietro Sbarbaro
1876
Eugenio Bracco, parroco
Pietro Sbarbaro
1877
Eugenio Bracco, parroco
Pietro Sbarbaro
Giovanni Luca Pizzorno
1878
Carlo Bruzzone, parroco
Giovanni Luca Pizzorno
Pietro Sbarbaro
1879
Carlo Bruzzone, parroco
1880
Carlo Bruzzone, parroco
Luigi Gordone
1881
Carlo Bruzzone, parroco
Luigi Gordone
Giuseppe Piccardo
1882
Carlo Bruzzone, parroco
Giuseppe Piccardo
1883
Carlo Bruzzone, parroco
Antonio Minetti
1884
Carlo Bruzzone, parroco
Nicolò Ghigliotti
1885
Carlo Bruzzone, parroco
1886
Carlo Bruzzone, parroco
Nicolò Ghigliotti
1887
Carlo Bruzzone, parroco
1888
Carlo Bruzzone, parroco
Nicolò Ghigliotti
Camillo Salomone
1889
Carlo Bruzzone, parroco
Nicolò Ghigliotti
Camillo Salomone
1890
Carlo Bruzzone, parroco
Nicolò Ghigliotti
1891
Nicolò Ghigliotti, parroco
1892
Nicolò Ghigliotti, parroco
1893
Nicolò Ghigliotti, parroco
Bartolomeo Gaggero
1894
Nicolò Ghigliotti, parroco
1895
Nicolò Ghigliotti, parroco
Bartolomeo Gaggero
1896
Nicolò Ghigliotti, parroco
Giuseppe Pedemonte
Bartolomeo Gaggero
1897
Nicolò Ghigliotti, parroco
Giuseppe Pedemonte
1898
Nicolò Ghigliotti, parroco
Giuseppe Pedemonte
1899
Nicolò Ghigliotti, parroco
Giuseppe Pedemonte
Bartolomeo Gaggero
Lorenzo Torazza
Fonti:
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Atti di Nascita e di Battesimo 1838-1865
Archivio Parrocchiale di Pedemonte, Baptizatorum Liber 1787-1899
Memoria dei giorni
MEMORIA DEI GIORNI
Una sorta di “calendario plurisecolare” in cui si ricordano storie umane e concreta quotidianità attraverso le carte dell’archivio parrocchiale di Pedemonte di Serra Riccò (Genova).
Gennaio
1
1892: morte di Giacomo Frixione (54 anni).
2
1889: morte di Natale Michele Simone Pedemonte (51 anni).
1906: morte di Maria Teresa Noli (50 anni), figlia del fu Settimio.
3
1884: morte di Giuseppe Parodi (3 mesi), figlio di Giovanni Battista e Angela Bribò.
1886: morte di Giovanni Ronco (79 anni).
4
1891: morte di Maria Campi (appena nata), figlia di Luigi e Caterina Bordo.
1893: pagamento per lavori di pittura a Luca Sacco.
5
1798: nascita di Giuseppe Robatta.
1903: morte di Valentina Frixione (18 giorni), figlia di Dario.
6
1776: matrimonio tra Giacomo Pedevilla e Margherita Pedemonte.
7
1831: nascita di Gio’ Batta Pedemonte.
1896: morte di Maria Laura Cereseto (4 giorni), figlia di Angelo e Rosa Passano, gemella di Maria Luisa, gemella di Maria Luisa, destinata a morire il giorno dopo.
8
1810: nascita di Francesca Comotto.
1882: morte di Angela Casanova (4 anni), figlia di Gottardo e Clotilde Argenti.
1890: morte di Francesco Pedemonte (neonato) di Giovanni e Anna Ronco.
1896: morte di Maria Luisa Cereseto (5 giorni), figlia di Angelo e Rosa Passano, gemella di Maria Laura, morta il giorno prima.
9
1777: matrimonio tra Giovanni Battista Ronco e Maria Antonia Pedemonte.
10
1859: matrimonio tra Nicolò Crosa e Colomba Frixone.
1903: morte di Cesare Castagnone (5 giorni), figlio di Dario ed Emilia Pareto.
11
1807: riparazione dell’orologio della chiesa parrocchiale.
12
1901: acquisto di materiale per edilizia.
13
1862: matrimonio tra Luigi Carlo Marengo e Rosa Gallino.
14
1851: matrimonio tra Giuseppe Denegri e Rosa Lavagetto.
1885: morte di Rosa Campi (2 mesi), figlia di Luigi e Caterina Borro.
15
1816: matrimonio tra Giovanni Calcagno e Maria Magnanego.
1881: morte di Giuseppe Travi (11 mesi), figlio di Francesco e Colomba Cereseto.
16
1807: acquisto della polvere per lo sparo dei mortaretti alla vigilia di Sant’Antonio.
17
1749: nascita di Giacomo Antonio Pedevilla.
1849: matrimonio tra Gaetano Noli e Maddalena Santamaria.
1892: morte di Angelo Pedemonte (2 anni) di Francesco e Rosa Pedemonte.
1900: morte di Luigi Pedemonte (3 giorni), figlio di Pietro.
1906: morte di Antonio Comotto (43 anni), figlio di Cesare.
18
1823: matrimonio tra Giacomo Nicola Giuseppe Maria Cosso e Maria Vittoria Ronco.
1873: pagamento di Lire 4,80 per i pani benedetti e distribuiti nella festa di Sant’Antonio.
19
1845: matrimonio tra Biaggio Rossi e Pellegra Ronco.
1890: morte di Annunziata Oliva (2 anni) di Bartolomeo e Luisa Parodi.
1901: morte di Amedea Angela Frixione (9 mesi), figlia di Agostino.
20
1872: offerta di Lire 3,44 da parte di mulattieri ed asinai.
1880: morte di Anna Camilla Giuseppina Ponset (11 giorni), figlia di Roberto.
1895: morte di Laura Cereseto (11 mesi), figlia di Lorenzo e Rosa Passano.
21
1891: morte di Luisa Pedemonte (un giorno), figlia di Stefano e Maria Passano.
1894: morte di Maddalena Comotto (89 anni)
22
1765: pagamento a Felice Piccaluga (figlio di Filippo) di una rata di 100 lire per l’acquisto dell’organo della Chiesa parrocchiale.
23
1893: morte di Tommasina Parodi (4 mesi), figlia di Carlo.
24
1900: morte di Serafino Ronco (6 mesi), figlio di Luigi.
1905: morte di Delfina Cervetto (11 mesi), figlia di Luigi e Colomba Lavagetto.
25
1897: matrimonio tra Settimio Luigi Roncallo e Rosalia Parodi.
1908: morte di Caterina Badino (2 mesi), figlia di Giulio e Angela Grasso.
26
1774: matrimonio tra Giacomo Pedemonte e Maria Pedevilla.
1881: morte di Caterina Travi (5 anni), figlia di Francesco e Colomba Cereseto.
27
1918: lavori di “Terrile Antonio cesellatore”.
28
1892: morte di Caterina Pia Pedemonte (2 giorni), figlia di Luigi e Francesca Brassesco.
1802: nascita di Giacomo Pedemonte.
29
1839: matrimonio tra Francesco Torre e Anna Pedemonte.
1892: morte di Luisa Pedemonte (un anno), figlia di Francesco e Angela Pedemonte.
1904: morte di Emma Guinazzi (5 anni), figlia di Francesco e Clementina Pedemonte.
30
1874: acquisto di provvista di cera “pel dì della Purificazione”.
1892: morte di Francesco Ferrando (7 mesi), figlio di Michele e di Carola Petricioli.
1896: morte di Paolo Grone (12 giorni), figlio di Francesco ed Emilia Ronco.
31
1885: matrimonio tra Giovanni Lavagetto e Maria Travi.
1927: fornitura di candele da parte della ditta G.B. Zambelli di Rivarolo Ligure.
Febbraio
1
1766: matrimonio tra Emanuele Pelissa e Anna Maria Pedemonte.
1927: fornitura di candele da parte della “Reale e Pontificia Cereria Bancalari&Bruno” di Chiavari.
1901: morte di Maria Tremagli (8 mesi), figlia di Vincenzo.
2
1794: nascita di Maria Rosa Caterina Comotto.
3
1856: matrimonio tra Angelo Gio’ Batta Meirana e Anna Polonia Grone.
4
1846: matrimonio tra Giuseppe Porcile e Antonia Levrero.
5
1871: offerta di Lire 1,36 da parte dei mulattieri.
6
1888: matrimonio tra Pasquale Timossi e Maria Celeste Ronco.
7
1864: matrimonio tra Francesco Gallino e Maria Pedemonte.
8
1842: matrimonio tra Giuseppe Pastorino e Margarita Morasso.
9
1861: matrimonio tra Bartolomeo Rossi e Maria Cattarina Pedemonte
1892: morte di Serafina Poirè (6 anni), figlia di Ignazio e Maria Meirana.
10
1890: matrimonio tra Luigi Comotto ed Anna Passano.
1904: morte di Giovanni Battista Parodi (2 mesi), figlio di Gerolamo e di Luisa Torazza.
1910: morte di Eugenia Elisa Torazza (13 anni), figlia di Giovanni e Geronima Pedemonte.
11
1858: matrimonio tra Gio’ Batta Ricchino e Cattarina Pedemonte.
1858: nascita di una bambina, il cui nome resta sconosciuto, volata in Cielo poco dopo il battesimo amministrato “per pericolo di morte” dalla levatrice. I genitori sono Giacomo Dellepiane figlio di Lorenzo, vetturale illetterato, e Rosa Delucchi figlia di Agostino.
1889: morte di Maria Bribò (6 mesi), figlia di Giuseppe e Maria Bribò.
1908: morte di Angela Maria Pedemonte (3 anni), figlia di Lorenzo e della defunta Angela Pedemonte.
12
1863: matrimonio tra Antonio Volpino e Maria Teresa Magnanego.
13
1896: morte di Giuseppe Pedemonte (un mese), figlio di Angelo e Rosa Parodi.
1896: morte di Antonio Casanova (2 mesi), figlio di Davide e Ottavia Dellepiane.
1904: morte di Pia Angela Pedemonte (3 anni), figlia di Tomaso e Irene Cassissa.
1933: pagamento di 8,25 lire per imposta ricchezza mobile.
14
1857: matrimonio tra Giovanni Battista Parodi e Maria Pedemonte.
15
1896: matrimonio tra Giovanni Scalvini ed Elisa Maria Pedemonte.
1899: morte di Antonio Carmelo Carlini (11 giorni), figlio di Giuseppe.
16
1769: morte di Caterina Grone (6 giorni).
17
1892: morte di Teresa Comotto (un mese), figlia di Giovanni e Luisa Ghiglione.
1898: matrimonio tra Filippo Vitali e Giovanna Cassissa.
1901: morte di Giuseppe Guinazzo (10 mesi), figlio di Francesco.
18
1883: morte di Santino Gatti (6 mesi), figlio di Lorenzo e Maria Lagorio.
1950: quarto giorno del pellegrinaggio a Roma.
19
1852: matrimonio tra Domenico Risso e Chiara Comotto.
1900: morte di Enrica Pini (6 mesi), figlia di Cesare.
20
1898: morte di Domenico Musso (74 anni).
1908: morte di Mario Passano (un mese), figlio di Angelo e Valeria Ferrando.
21
1900: matrimonio tra Lorenzo Meirana e Rosanna Galino.
22
1841: matrimonio tra Lorenzo Cereseto e Vincenza Noli.
1901: morte di Vincenza Medicina (2 giorni), figlia di Michele.
23
1819: matrimonio tra Giacomo Marasso e Angela Pedemonte.
1888: morte di Giovanni battista Ronco (23 anni), figlio di Pasquale e Caterina Canepa.
24
1938: pagamento di 170 lire al falegname Angelo Lavagetto per quattro imposte di legno in sacrestia.
25
1840: matrimonio tra Giuseppe Pedemonte e Rosa Cassisia
1893: morte di Attilio Crosa (9 mesi), figlio di Giuseppe.
26
1770: matrimonio tra Giovanni Battista Campi e Maria Semina.
27
1843: matrimonio tra Francesco Comotto e Maria Argentina Comotto.
1895: morte di Lorenzo Dellepiane (14 giorni), figlio di Vittorio e Aurelia Pedemonte.
1900: morte di Giovanni Carmelo Frixione (un mese), figlio di Stefano e Luisa Musso.
28
1865: matrimonio tra Gio’ Batta Dellepiane e Maria Comotto.
29
1772: matrimonio tra Francesco Selesio Corte e Maria Arcangela Teresa Pedemonte.
Marzo
1
1824: matrimonio tra Giacomo Antonio Campora e Teresa Pedemonte.
2
1809: nascita di Gio’ Batta Cresta.
3
1888: morte di Giuseppe Canepa (85 anni).
1901: morte di Maria Timossi (2 anni e 11 mesi), figlia di Pasquale.
4
1900: morte di Angelo Pedemonte (3 mesi), figlio di Luigi e Vittoria Pedemonte, fratello di Luigi, destinato a morire l’8 aprile 1900.
5
1882: morte di Elena Maggi (5 mesi), figlia di Giovanni Battista e Caterina Cavagna, sorella di Emilio, destinato a morire il 10 marzo 1882.
1886: matrimonio tra Giuseppe Ronco e Rosa Ricchino.
6
1848: matrimonio tra Antonio Pedemonte e Vittoria Roncallo.
7
1780: nascita di Giuseppe Lavagetto.
1882: morte di Domenico Pedemonte (un anno), figlio di Andrea e Caterina Carbone.
8
1832: nascita di Gaetana Campi.
9
1882: morte di Angelo Rombo (6 anni), figlio di Antonio e Maria Corte.
1902: “esecuzione delle scalenature delle colonne marmorizzate e rigate”.
2020: morte di Don Michele Repetto, nativo di Genova Pontedecimo - parroco a Pedemonte di Serra Riccò dal 1987 al 2013.
10
1855: matrimonio tra Francesco Cassissia e Anna Casarino.
1882: morte di Emilio Maggi (un anno), figlio di Giovanni Battista e Caterina Cavagna, fratello di Elena, morta il 5 marzo 1882.
1909: morte di Carmela Torazza (18 anni), figlia di Giovanni.
1928: fornitura di materiale e manodopera da parte di Settimio Roncallo, fabbro ferraio e ottoniere di Serra Riccò.
11
1891: morte di Candida Campi (35 anni), figlia di Giovanni Battista e Teresa Ronco.
12
1788: nascita di Francesca Comotto.
13
1890: morte di Celeste Porcile (58 anni).
14
1938: pagamento di 669 lire a Sanguineti di Chiavari per 100 seggiole (nonché di 20 lire per il relativo trasporto).
15
1711: nascita di Francesco Campi.
16
1708: nascita di Anna Maria Pedemonte.
17
1821: matrimonio tra Giuseppe Pedemonte e Teresa Balestrino.
18
1874: pagamento di 10 lire al Parroco per il triduo in Carnevale (per lo stesso motivo pagamento di 5 lire al Reverendo Curato e al Reverendo Canepa).
1883: morte di Giuseppe Pedemonte (neonato), figlio di Giuseppe e Caterina Frixione.
2018: traslazione dei resti mortali del sacerdote Giacomo Vigo dal cimitero alla chiesa parrocchiale.
19
1768: morte di Antonio Pedemonte (5 anni).
1873: corresponsione di un compenso di 3,50 lire ad un cantore di Orero per la festa di San Giuseppe.
1895: morte di Luigi Ratto (14 giorni), figlio di Albero e di Giovanna Torre.
20
1804: nascita di Felice Pittaluga.
1882: morte di Luigi Porcile (4 anni circa), figlio di Angelo e Caterina Braccesco.
1889: morte di Leo Pedemonte (63 anni), figlio di Giuseppe.
21
1812: nascita di Angela Maria Cambiaso.
1902: morte di Maria Pasqualina Frixione (6 anni), figlia di Stefano.
22
1815: nascita di Rosa Comotto.
1882: morte di Giovanni Rombo (4 anni), figlio di Antonio e Maria Corte.
1965: licenza rilasciata dal Sindaco del Comune di Serra Riccò al Reverendo Don Giacomo Vigo per la costruzione di una scuola materna.
23
1836: nascita di Gio’ Batta Sacco.
1902: morte di Giuseppe Nicola Frixione (13 giorni), figlio di Carlo.
24
1867: acquisto di 5 chili di polvere da mortaretti per la festa dell’Annunziata.
1895: morte di Carlo Ghiglione (5 mesi), figlio di Salvatore e della fu Caterina Badino.
1910: nascita a Campomorone di Giacomo Vigo, figlio di Giuseppe e Rosa Chiara Rossi, destinato ad essere parroco a Pedemonte per 37 anni.
25
1859: morte, subito dopo la nascita, di un/a bimbo/a (l’atto di Battesimo, amministrato dalla levatrice Teresa Comotto, non specifica il genere) figlio di Francesco e Francesca Pedemonte.
1899: morte di Luigi Francesco Comotto (16 anni), figlio di Giovanni.
26
1925: fornitura di “ceriotti rifatti da rottami” da parte della ditta G. B. Zambelli di Rivarolo, antica e premiata fabbrica di candele di cera.
1938: pagamento di 70 lire al Maestro Firpo per musica e prove (nonché di 80 lire per il servizio) per la festa dell’Annunziata.
27
1843: morte di Antonio Pedemonte (100 anni).
1896: morte di Giuseppa (15 anni), figlia di Giovanni Battista e Teresa Frixione.
28
1827: nascita di Nicola Settimio Cereseto.
1905: morte di Maria Cassissa (3 anni), figlia di francesco e Carmela Poggi.
29
1806: nascita di Rosa Pedemonte.
30
1814: nascita di Maddalena Comotto.
1886: morte di Maria Roncallo (un anno), figlia di Giovanni Battista e Teresa Ronco.
31
1928: acquisto di una corda per la campana maggiore della chiesa parrocchiale.
Aprile
1
1869: acquisto di palme e palmizi da distribuirsi.
2
1780: nascita di Giuseppe Comotto.
3
1855: acquisto di fiori per il sepolcro (2 lire).
1885: morte di Angelo Mora (3 anni).
4
1884: morte di Maria Clara Pedemonte (9 mesi).
1896: morte di Paolo Porcile (46 anni), figlio di Lorenzo e Rosa Campi.
5
1893: fattura dei fratelli Repetto di Lavagna per l’esecuzione di lavori in marmo.
6
1874: acquisto per 13,50 lire di una “mezzaluna inverniciata” per l’altare della Madonna del Rosario.
1905: morte di Rina Pedemonte (15 giorni), figlia di Angelo e Anna Casanova.
7
1872: acquisto di due sacchi di segatura presso Lorenzo Passano.
1889: morte di Antonio Traverso (81 anni).
8
1871: acquisto di un piccolo aspersorio.
1900: morte di Luigi Pedemonte (4 anni), figlio di Luigi Pedemonte e Vittoria Pedemonte, fratello di Angelo, morto il 4 marzo 1900.
9
1888: morte di Maria Serafina Campi (4 mesi), figlia di Luigi e Caterina Ronco.
1926: acquisto palme.
10
1893: matrimonio tra Pietro Napoli e Virginia Pedemonte.
1903: morte di Maria Modesta Barbieri (9 mesi), figlia di Giovanni Battista e Colomba Parodi.
11
1825: nascita di Paola Lavagetto.
12
1887: morte di Rosa Pedemonte (74 anni).
13
1807: il fabbro Giovanni Semino consegna una chiave lavorata per la cassa delle anime del purgatorio.
14
1818: matrimonio tra Domenico Agostino Spalazzo e Geronima Grondona.
15
1850: matrimonio tra Nicolò Rebora e Rosa Comotto.
16
1839: nascita di Anna Giovanna Corte.
17
1844: nascita di Maria Consolata Pedemonte.
18
1807: riparazione dell’orologio della chiesa parrocchiale.
1891: morte di Linda Sacco (18 anni), figlia di Giovanni Battista.
19
1860: matrimonio tra Biaggio Porcile e Cattarina Pedemonte.
1868: acquisto per 5,80 lire di fiori freschi e palme.
20
1906: morte di Maria Pedemonte (14 anni), figlia di Giovanni Battista e Maria Frixione.
1931: acquisto di un battaglio per la campana maggiore della chiesa parrocchiale.
21
1862: aggressione davanti alla chiesa.
1895: matrimonio tra Francesco Grone e Rosa Emilia Ronco.
22
1815: nascita di Maria Pedemonte.
1900: morte di Domenico e Giuditta Cereseto (2 giorni), figli di Angelo e Rosa Passano, gemelli di Angela, destinata a morire il 10 maggio 1900.
23
1822: matrimonio tra Giuseppe Noli e Rosa Gallino.
1865: compenso di Lire 62,10 corrisposto al Padre Felice per la predicazione quaresimale.
1886: morte di Vittoria Pedemonte (10 giorni), figlia di Luigi e Vittoria Pedemonte.
1891: morte di Settimio Profumo (21 mesi), figlio di Luigi.
24
1827: nascita di Maria Morasso.
1886: morte di Emilia Oliva (6 anni), figlia di Bartolomeo e Luisa Parodi.
25
1792: nascita di Natale Richino.
26
1831: nascita di Cecilia Roncallo.
27
1891: matrimonio tra Giacomo Caminati e Carmela Parodi.
1905: morte di Ernesta Parodi (un giorno), figlia di Angelo e Giuseppa Dapelo.
28
1847: matrimonio tra Tomaso Ulcese e Caterina Pedemonte.
1886: morte di Angelo Porcile (58 anni), figlio di Francesco.
29
1844: matrimonio tra Giorgio Pedemonte e Angela Risso.
1902: morte di Luigi Ernesto Frixione (7 mesi), figlio di Agostino.
30
1892: matrimonio tra Giuseppe Carlini e Maria Casanova.
1896: morte di Enrico Timolati (un anno), figlio di Dante.
1896: morte di Ottavio Meirana (39 anni), figlio di Antonio e Rosa Marchese.
Maggio
1
1896: morte di Antonio Luigi Comotto (18 giorni), figlio di Giovanni Battista e Teresa Passano.
1923: lavori del fabbro ferraio Settimio Roncallo.
2
1937: pagamento di 22 lire come supplemento della Messa festiva delle ore 9.
3
1794: nascita e morte di un bimbo (l’atto di Battesimo, amministrato dalla levatrice, non presenta il nome) figlio di Giuseppe Grasso e Teresa Napoli, già genitori di Colomba, nata nel 1789.
1796: nascita di Francesco Corte.
4
1904: acquisto di una pianeta di raso bianco ricamata su seta.
5
1884: morte di Colomba Frixione (circa un anno), figlia di Carlo e Anna Meirana.
1897: morte di Rosa Bevegni (76 anni).
6
1868: corresponsione di 30 lire al pittore Alessandro Panaro per il quadro di San Luigi.
1841: nascita e morte di un bimbo (l’atto di Battesimo, amministrato dalla levatrice Argentina Comotto, non presenta il nome) figlio di Francesco Campi, contadino, e Paola Pedemonte.
7
1817: nascita di Geronima Pedemonte.
1841: morte dopo un’ora di vita del figlio di Francesco Campi e Paola Pedemonte, destinata a morire pochi giorni dopo.
8
1910: acquisto di candele presso la ditta G.B. Zambelli di Rivarolo.
9
1787: nascita di Giacomo Comotto.
1893: morte di Maria Serafina Corte (un giorno), figlia di Stefano e Rosa Pastorino.
1905: morte di Angela Pedemonte (6 anni), figlia di Angelo e Anna Casanova.
10
1883: morte di Rosa Porcile (23 anni)..
1900: morte di Angela Cereseto (14 giorni), figlia di Angelo e Rosa Passano, gemella di Domenico e Giuditta, morti il 22 aprile 1900.
11
1826: nascita di Rosa Pedemonte.
12
1821: nascita di Giacomo Pedemonte.
13
1925: acquisto del “registro dei morti” per l’archivio.
14
1791: nascita di Margherita Pedemonte.
15
1788: nascita di Maria Grone.
1894: morte di Mario Pedemonte (2 anni), figlio di Francesco.
16
1793: nascita di Barbara Pedemonte.
17
1829: nascita di Maria Rosalia Crosa.
18
1831: nascita di Giovanni Sacco.
1863: nascita e morte di una bimba (l’atto di Battesimo, amministrato dalla levatrice Teresa Comotto non presenta il nome) figlia di Gio Batta Torre e Anna Pedemonte, entrambi contadini.
1904: morte di Angela Pedemonte (40 anni), figlia di Giuseppe e moglie di Lorenzo Pedemonte, due giorni dopo aver dato alla luce Angela, sua settima figlia.
19
1938: pagamento di 350 lire al predicatore della Quaresima.
20
1768: nascita di Pasquale Grone.
1838: morte di Michele Comotto (6 giorni), figlio di Sebastiano e Teresa Lombardo.
1847: nascita di Gio’ Batta Giovanni Cereseto.
1894: morte di Giovanni Battista Masnata (8 anni) di Antonio.
21
1795: nascita di Barbara Caterina Pedemonte
1843: nascita e morte di un/a bimbo/a (l’atto di Battesimo, amministrato dalla levatrice, non specifica il genere) figlio/a di Giovanni Travi, vetturale, ed Angela Lavagetto.
22
1672: nascita di Giovanni Stefano Pedemonte.
23
1869: acquisto di una cornice dorata al quadro di S. Bartolomeo.
1900: morte di Mosè Pedemonte (8 giorni), figlio di Giovanni Battista e Virginia Pedemonte, gemello di Samuele, destinato a morire il giorno dopo.
1902: morte di Giuseppe Nicola Frixione (13 giorni), figlio di Carlo.
24
1820: matrimonio tra Gio’ Batta Carena e Maria Teresa Comotto.
1843: morte di Angelo Giacomo Pedemonte (1 anno e 8 mesi), figlio di Giacomo, vetturale, e Argentina Meirana.
1900: morte di Samuele Pedemonte (9 giorni), figlio di Giovanni Battista e Virginia Pedemonte, gemello di Mosè, morto il giorno prima.
25
1824: nascita di Giovanni Ronco.
26
1892: morte di Luigi Bribò (un anno), figlio di Giuseppe e Maria Bignone.
1902: morte di Giuseppa Ghiglino (22 anni), figlia di Giuseppe.
1904: pagamento per lavori di marmo.
27
1886: nascita di Rodolfo Colombo Cereseto
1903: morte di Giacomo Pedemonte (12 anni), figlio di Luigi e di Geronima Brassesco.
28
1883: morte di Clotilde Pedemonte (11 giorni), figlia di Francesco e Maria Noli.
1888: morte di Caterina Rombo (47 anni), figlia del fu Francesco.
1892: consegna di una lapide da parte dello “stabilimento di ardesie e marmi dei fratelli Repetto fu Giuseppe di Lavagna”.
29
1856: nascita di Antonio Comotto.
30
1920: trasporto dello stendardo della congregazione delle figlie di Maria al Santuario della Vittoria.
31
1896: acquisto di 6 “illuminazioni barocche”.
Giugno
1
1807: l’orefice Ambrogio Figari procede all’indoratura di un calice.
1874: dono di 55 lire alla Parrocchia da parte degli sparatori dei mortaretti.
2
1773: matrimonio tra Francesco Badino e Caterina Pedemonte.
3
1788: nascita di Angela Oliva.
1894: morte di Luigi Felice Cassissa (5 anni), figlio di Costantino.
4
1893: lavori di “pittura d’ornato” eseguiti dal pittore Federico Gavazzo.
1899: morte di Antonio Carmelo Rossella (6 giorni), figlio di Stanislao.
1901: morte di Luisa Ronco (8 anni e 11 mesi), figlia di Giovanni.
5
1873: corresponsione di 7 lire al predicatore per la festa di S. Antonio da Padova.
6
1873: entrata di lire 7,20 per le candele distribuite alla processione del Corpus Domini.
7
1868: corresponsione di 16,80 lire ad Angelo Casanova per l’acquisto di “due some di calcina, mattoni e chiapelle” per la cucina della canonica.
8
1800: nascita di Antonio Comotto.
9
1901: pagamento al pittore Raffaele Besio per “lavori in affresco”nella chiesa parrocchiale.
10
1569: matrimonio tra Bartolomeo Comotto e Caterinetta Pedemonte.
1882: morte di Rachele Roncallo (circa 2 anni), figlia di Giovanni Battista e Rosa Frixione.
11
1755: nascita di Teresa Travi.
1897: morte di Giovanna Maria Rossella (un mese), figlia di Stanislao e gemella di Maria Elisa, destinata a morire due giorni dopo.
12
1900: acquisto di candele.
13
1872: corresponsione di un onorario di 6 lire al panegirista nella funzione di Sant’Antonio da Padova.
1897: morte di Maria Elisa Rossella (un mese e 2 giorni), figlia di Stanislao e gemella di Giovanna Maria, morta due giorni prima.
1902: morte di Filomena Torazza (21 anni), figlia di Giovanni.
14
1876: nascita di Francesco Pedemonte.
15
1865: entrata di 21 lire per candele prestate nella processione del Corpus Domini.
16
1874: ricevimento da Francesco Comotto di una pigione del ricettacolo in San Rocco (9 lire).
17
1872: acquisto di mezzo sacco di segatura da Giovanni Parodi.
1898: morte di Angelo Rossella (28 giorni), figlio di Stanislao.
18
1870: effettuazione di “ristori” (restauri) ai tetti della chiesa, della canonica, dell’oratorio, della dottrina ed anche della casa dei preti con contestuale pagamento dei lavoratori.
1894: morte di Romolo Francesco Giuseppe Musso (2 mesi), figlio di Alfredo.
19
1791: nascita di Maria Rosa Ronco.
20
1873: entrata di 2 lire per cessione di uno scalino al muratore Francesco Comotto
1886: morte di David Noli (neonato), figlio di Luigi e Teresa Roncallo.
21
1778: matrimonio tra Biagio Porcile e Anna Maria Cambiaso.
1897: morte di Eduardo Luigi Parodi (3 mesi), figlio di Carlo e Luisa Gallino.
1902: morte di Sabina Gallino (7 giorni), figlia di Luigi.
22
1883: morte di Giuseppa Teresa Pedemonte (2 anni), figlia di Luigi e Geronima Bracesco.
1893: restauro di quadri.
23
1812: nascita di Margherita Pedemonte.
24
1778: nascita di Giovanni Battista Comotto.
1871: ricevimento di un compenso di 2 lire per la cera usata nella cappelletta Croce di Vie.
25
1816: nascita di Giovanni Corte.
1909: morte di Giuseppe Cerutti (un giorno), figlio di Rodolfo e Maria Luisa Medicina.
26
1919: viaggio a Genova della Congregazione delle figlie di Maria.
27
1688: nascita di Angelo Pietro Pedemonte.
1855: morte, subito dopo la nascita, di una bimba (l’atto di Battesimo, amministrato dalla levatrice Margherita Pedemonte, non presenta il nome) figlia di Angelo Casanova, contadino, e Celeste Pedemonte, sarta.
28
1932: pagamento di 200 lire per “lampadine sepolcro festa Annunziata e Sant’Antonio”.
29
1901: pagamento di giornate di lavoro a muratori e manovali.
30
1817: matrimonio tra Geronimo Casarino e Teresa Oliva.
Luglio
1
1889: matrimonio tra Luigi Comotto e Anna Pedemonte.
2
1871: consegna delle offerte raccolte dai fabbricieri per la funzione del Carmine.
3
1599: matrimonio tra Andrea Comotto e Angeletta Ronco.
4
1869: raccolta di Lire 48,55 per la funzione del Carmine.
1869: grano venduto all’incanto a Rocco Pedemonte.
5
1874: entrata di 30 lire derivante dalla “limosina” (elemosina) del grano.
6
1899: matrimonio tra Luigi Cambiaso e Santa Caterina Ronco.
7
1901: indoratura del cornicione della navata centrale della chiesa parrocchiale.
8
1865: nascita di Anna Pedemonte.
9
1825: nascita di Giacomo Carbone.
1895: morte del sacerdote Giovanni Battista Boraggini, arciprete della chiesa Santa Maria Assunta di Rivarolo Ligure.
10
1808: riparazione della croce del campanile della chiesa parrocchiale.
11
1845: nascita di Gio’ Batta Pedemonte.
12
1901: pagamento alla ditta G.B. Zambelli per fornitura di candele.
13
1821: nascita di Maria Oliva.
14
1792: nascita di Maria Geronima Pedemonte.
15
1854: nascita di Angelo Davide Cereseto.
16
1933: la banda di Certosa suona alla festa del Carmine.
17
1827: matrimonio tra Illuminato Comotto e Maria Cereseto.
1853: corresponsione di 100 lire per
18
1902: morte di Paola Pedemonte (80 anni), figlia di Andrea.
1937: pagamento di 83 lire per bibite durante la processione.
1937: pagamento di 350 lire per banda di Valleregia.
19
1895: acquisto di due lampadi cesellati stile barocco di metallo argentato.
20
1710: nascita di Anna Maria Pedemonte.
1848: nascita di Maria Argentina Comotto.
21
1874: corresponsione di un compenso di 10 lire al predicatore per la festa del Carmine.
22
1600: matrimonio tra Andrea Ronco e Giulia Pedemonte.
23
1893: pagamento di un acconto a “Luigi Carpi – indoratore in mobili di lusso stucchi ed arredi di chiesa” per lavori eseguiti all’altare di Nostra Signora del Rosario nella chiesa parrocchiale.
1900: morte di Anna Ronco (5 anni e 8 mesi), figlia di Giuseppe.
24
1771: matrimonio tra Gaetano Pedemonte e Barbara Pedemonte.
25
1901: acquisti presso “Domenico Navarina – vetri cristalli e specchi”.
26
1789: nascita di Maria Sabina Frexone.
27
1830: nascita di Giuseppe Campi.
28
1850: pagamento al muratore Pratolungo di Genova per le spese ed il disturbo di un pavimento che si voleva fare.
1900: morte di Petrina Pedemonte (19 giorni), figlia di Sebastiano.
1901: morte di Anna Maria Comotto (un anno e 7 mesi), figlia di Giovanni Battista.
29
1853: acquisto di ostie per lire 8,18.
1901: morte di Giuseppa Cereseto (11 anni), figlia di Angelo.
30
1931: riparazione del tetto della chiesa.
31
1894: lavori di indoratura sull’altare di Nostro Signore Gesù Cristo nella chiesa parrocchiale.
1898: morte di Maria Magnanego (5 mesi), figlia di Giuseppe.
1909: morte di Luigi Morando (7 mesi), figlio di Matteo e Emilia Picollo.
Agosto
1
1854: matrimonio tra Bernardo Ratto e Giovanna Corte.
2
1910: acquisto di nastro bianco per lo stendardo della Congregazione delle Figlie di Maria.
3
1837: nascita di Rosa Richino.
4
1908: pagamento a Luigi Picasso di 550 lire come rata per le campane di San Rocco.
1920: fornitura di materiale e manodopera da parte di “Terrile Antonio cesellatore”.
5
1909: riparazione dello scaffale della sacrestia di San Rocco.
6
1907: morte di Angela Pozzuolo (7 anni), figlia di Luigi.
1936: raccolte lire 653,70 per la festa del Carmine e 817,35 per la festa di San Rocco.
7
1768: matrimonio tra G. B. Ricchino e Rosa Comotto
1797: l’architetto genovese Gaetano Cantoni, chiamato dal parroco Giacomo Pedemonte, redige una perizia “per l’accomodo della chiesa”.
1909: morte, all’età di un anno e quattro mesi, di Mario Luigi Frixione, ottavo figlio di Agostino e Virginia Pedemonte.
1934: raccolta di 934,65 lire per la festa del Carmine.
8
1903: acquisto di blocchetti di numeri per lotterie.
9
1859: nascita di Lorenzo Pedemonte.
10
1774: nascita di Rosa Travi.
1908: morte di Mario Guinazzi (4 mesi), figlio di Francesco e Clementina Pedemonte.
11
1894: sistemazione delle vetrate di San Rocco.
12
1926: riparazione dell’orologio del campanile della chiesa parrocchiale.
13
1808: acquisto di quattro candelieri di “legno inargentati”.
14
1854: acquisto di corda per “la campana grossa” della chiesa parrocchiale
1908: morte di Vittorio Angelo Marzi (un anno), figlio di Saverio e Fortunata Gallino.
15
1807: acquisto della polvere per lo sparo dei mortaretti alla vigilia di San Rocco.
16
1932: pagamento di 500 lire per la banda musicale per la festa di San Rocco.
17
1781: nascita di Rocco Pedemonte.
18
1873: entrata di 84,32 lire per raccolta del grano in denari quartiere chiesa (inoltre entrata di 36,56 lire per raccolta nei quartieri Casale e Pernecco).
1904: morte di Giovanni Battista Torre (un anno), figlio di Giuseppe e di Luisa Ghilione.
19
1818: nascita di Francesco Comotto.
1905: morte di Giovanni Noli (10 anni), figlio di Luigi.
20
1778: nascita di Giuseppe Pedemonte.
21
1777: nascita di Giuseppe Travi.
22
1905: morte di Maria Luisa Cereseto (4 anni), figlia di Angelo.
1928: acquisto di 4 vetri nuovi per San Rocco.
23
1740: morte di Maddalena Pedemonte (80 anni).
1867: nascita di Rosa Maria Paola Petronio.
24
1927: pagamento di 1320,60 lire alla ditta Cassassa per addobbi e luminarie per la festa di San Rocco.
25
1930: riparazione del crocifisso dell’altare della chiesa parrocchiale.
26
1876: nascita di Giuseppe Ratto
1909: morte di Maria Lavagetto (un mese), figlia di Giuseppe e Teresa Poirè.
27
1903: spedizione alla stazione di Bolzaneto di materiale da parte dei “Fratelli Repetto marmi e ardesie” di Lavagna.
28
1872: pagamento di tasse e sovrimposte (per lire 16,86) per fabbricati e terreni.
1907: morte di Marcellina Porcile (poco dopo la nascita), figlia di Luigi.
29
1791: nascita di Giovanni Giacomo Pedemonte.
30
1821: nascita di Angelo Porcile.
31
1795: nascita di Natale Pedemonte
1928: fornitura di materiale vario per la cappella di San Rocco da parte della ditta “Pedemonte Luigi” di Pontedecimo.
Settembre
1
1600: matrimonio tra Luca Sobrero e Angelica Pedemonte.
2
1901: morte di Ernesto Rossella (2 mesi), figlio di Stanislao.
1903: morte di Giulio Pedemonte (8 mesi), figlio di Agostino e della fu Maria Patrizio.
1903: preventivo dei fratelli Repetto di Lavagna “marmi e ardesie” per un altare dedicato a sant’ Antonio.
3
1601: matrimonio tra Antonio Boccardo e Caterina Campi.
4
1871: ricevimento di Lire 64,80 per il grano venduto all’incanto ad Andrea Pedemonte
1908: morte di Luigi Carozzino (8 mesi), figlio di Antonio e della fu Ines Maggi.
5
1901: morte di Caterina Repetto (1 anno), figlia di Gioacchino.
1927: acquisto di vino presso l’”Antica trattoria del Gelsomino”.
6
1871: ricevimento di 12 lire da parte di Antonio Pedemonte per la pigione, relativo all’anno 1870, del bosco Balansella (pigione condonata della metà “pel danno dato dalla grandine”).
7
1752: nascita di G.B. Travi.
8
1821: nascita di Francesco Pedemonte.
9
1674: nascita di Stefano Pedemonte.
10
1887: matrimonio tra Francesco Grasso e Virginia Lavagetto.
1889: morte di Virginio Pedemonte (11 mesi), figlio di Sebastiano e Teresa Favareto.
1897: morte di Cristina Pedemonte (4 anni), figlia di Giovanni Battista e Virginia Pedemonte.
11
1874: corresponsione di un compenso all’orefice Bancalari per i nuovi turibolo e navicella.
12
1772: nascita di Cipriano Travi.
13
1842: nascita e morte di una bimba (l’atto di Battesimo, amministrato dalla levatrice Margherita Pedemonte, non presenta il nome) figlia di Gio Batta Campi, contadino, e Teresa Ronco.
1894: consegna dell’altare per la chiesa parrocchiale da parte dello “Stabilimento di ardesia e marmi dei Fratelli Repetto di Lavagna”.
14
1903: offerta di 14 lire per la “fiera di beneficenza”.
15
1794: nascita di Teresa Pedemonte.
16
1806: nascita di Maria Teresa Pedemonte.
17
1900: acquisto di ardesie.
18
1895: pagamento per vari lavori ai fratelli Repetto di Lavagna “stabilimento di ardesie e marmi”.
19
1813: nascita di Cesare Comotto.
20
1767: matrimonio tra Giovanni Battista Pedemonte e Teresa Grone.
1889: morte di Nicoletta Passano (36 anni), figlia di Pietro e Rosa Comotto.
21
1938: secondo giorno del pellegrinaggio al Santuario di Oropa.
22
1872: raccolta di uva.
23
1906: pagamento a Luigi Picasso di 1000 lire come rata per le campane di San Rocco.
24
1853: matrimonio tra Luigi Rossi e Teresa Ronco.
25
1836: nascita di Giovanni Frixone.
1897: morte di Francesco Casanova (74 anni), figlio di Tomaso.
26
1828: nascita di Giovanni Campi.
1900: morte di Teresa Frixione (68 anni), figlia di Agostino.
27
1828: nascita di Maria Teresa Comotto.
28
1867: entrata di 182,5 lire per “fitto sedie a tutto detto giorno”.
1892: morte di Antonio Pietro Frixione (14 giorni), figlio di Carlo.
29
1747: nascita di Michele Pedemonte, figlio di Pietro Paolo.
1895: lavori di stucco e pittura nella cappella di N. S. Signora del Carmine.
30
1864: nascita di Cecilia Pedemonte.
1900: morte di Caterina Parodi (63 anni), figlia di Luigi.
Ottobre
1
1895: morte di Emilia Comotto (5 anni e 8 mesi), figlia di Luigi e Anna Pedemonte.
1930: pagamento di 105 lire alla ditta Casazza per lampadine.
2
1870: ricevimento di una quota del grano venduto all’incanto a Giovanni Poggi.
31883: morte di David Natale Ghiglino (6 giorni), figlio di Stefano e Maria Cambiaso.
1892: lavori di pittura nella volta della chiesa parrocchiale.
4
1871: “Fatta tingere in nero una pianeta verde superflua”
1907: morte di Caterina Passano (17 anni) figlia di Edoardo e Teresa Ronco.
5
1873: ricevimento di una quota sulla “limosina delle castagne in denari 15”.
6
1717: nascita di Simone Pedemonte.
7
1870: corresponsione di 36 lire a Gio’ Batta Ricchino per l’acquisto di due dozzine di sedie.
8
1905: pagamento a Luigi Picasso di una rata di 1000 lire “sulle campane fuse per la cappella di San Rocco”.
9
1792: nascita di Teresa Oliva.
1891: morte di Modesta Porcile (9 anni), figlia di Nicola e Luisa Meriana.
10
1869: entrata di 3 lire ricavata dalla vendita all’incanto di due polli.
11
1820: nascita di Rosa Passano.
12
1794: nascita di Caterina Pedemonte.
1889: morte di Antonio Parodi (11 mesi), figlio di Giovanni Battista e Angela Bribò.
1892: morte di Giovanni Battista Lavagetto (1 anno), figlio di Giovanni.
13
1872: entrata di lire 2,25 per gallo venduto all’incanto.
1890: morte di Gioliva Banchero (11 mesi), figlia di Agostino e Rosa Fresia.
14
1659: nascita di Angelica Comotto.
1754: nascita di Angela Maria Comotto.
1795: nascita di Giovanni Pedemonte.
15
1780: nascita di Giovanni Giuseppe Pedemonte.
1995: Peregrinazione delle reliquie di San Rocco nel Santuario di Pedemonte.Mons. Luigi Noli celebra la messa delle ore 18 con un’omelia che ha come tema “San Rocco che dice che cosa ha fatto del suo corpo”.
16
1909: pagamento a Luigi Picasso di 400 lire come rata per le campane di San Rocco.
17
1825: nascita di Maria Campi.
1884: morte di Ambrogio Campora (neonato), figlio di Francesco e Vittoria Ronco.
18
1868: vendita di castagne all’incanto.
1904: morte di Lorenzo Ghiglino (26 anni), figlio del fu Antonio e di Luisa Torre.
19
1853: nascita di Francesco Cassissia.
1893: morte di Michele Mario Musso (3 anni), figlio di Antonio e Sabina Rossi.
20
1930: acconto per l’acquisto di un aspirapolvere.
21
1855: nascita di Giuseppe Bribò.
22
1671: nascita di Giovanni Battista Pedemonte.
23
1895: pagamento a Federico Gavazzo per lavori alla cappella di N.S. del Carmine.
24
1769: matrimonio tra Giacomo Mignanego e Maria Isabella Canepa.
1785: nascita di Maria Teresa Badino.
1873: dono di pia persona (per lire 4,30).
1883: morte di Teresa Morgavi (2 anni), figlia di Giovanni Battista e Anna Agosti.
1987: morte di Don Giacomo Vigo, parroco di Pedemonte per 37 anni.
25
1820: nascita di Rosa Lagorio.
26
1871: nascita di Andrea Sacco.
27
1894: matrimonio tra Francesco Stefano Parodi e Maria Celeste Dellepiane.
1900: l’ingegner Lodovico Massucco, fornisce un preventivo per eventuali lavori alla chiesa parrocchiale.
28
1725: nascita di Giovanni Travi.
2007: intitolazione del ponte di San Rocco a Don Giacomo Vigo.
29
1812: nascita di Emilia Cereseto.
30
1676: nascita di Giovanni Maria Pedemonte.
1894: morte di Vincenza Noli (75 anni), figlia di Giacomo.
31
1788: nascita di Maria Teresa Pedemonte.
1921: bolletta dei “Fratelli Badino & C. – distribuzione energia elettrica” per un ammontare di £ 71,20.
Novembre
1
1849: nascita di Gaetano Pedemonte.
1888: nascita di Luigi Giovanni Carozzino.
2
1870: “pagate 51 lire al ferraio Giovanni Roncallo per ferri e lavori”.
3
1680: nascita di Angela Maria Frisione.
4
1794: nascita di Angelo Passano.
5
1892: restauro della balaustra della chiesa parrocchiale.
1902: morte di Giuseppa Berri (8 anni), figlia di Giulio.
6
1713: nascita di Maria Caterina Pedemonte.
7
1681: nascita di Maria Geronima Pedemonte.
8
1667: nascita di Bernardo Grone.
1897: morte di Rosa Pedemonte (7 mesi), figlia di Angelo.
9
1810: nascita di Francesco Pedemonte.
10
1679: nascita di Anna Pedemonte.
11
1844: nascita di Martino Bartolomeo Frixone.
12
1865: ricevimento di 65 lire ricavato dalla questua delle castagne.
13
1869: pagamento di 4,45 lire per il trasporto dell’orologio da Bolzaneto a Recco in via ferrata.
14
1868: acquisto di olio per le campane (lire 1).
15
1870: nascita di Angelo Carlini.
16
1817: consegna di una porta nuova per la casa del curato.
17
1883: nascita di Giovanni Battista Carozzino.
18
1768: nascita di Maria Travi.
19
1836: nascita di Gio’ Batta Corte.
20
1795: nascita di Maria Lavagetto.
1882: morte di Giuseppe Carozzino (un anno), figlio di Giuseppe e Rosa Torre.
1885: morte di Giuseppe Lavagetto (neonato), figlio di Giovanni e Maria Travi.
21
1661: nascita di Giulia Comotto.
22
1807: acquisto di
1893: morte di Luigi Ernesto Passano (8 anni), figlio di Angelo e della fu Maria Pedemonte.
23
1670: nascita di Stefano Pedemonte.
1897: morte di Teresa Gallino (74 anni), figlia di Giuseppe.
24
1787: nascita di Caterina Lagorio.
1892: morte di Bartolomeo Vaucheri (88 anni).
25
1795: nascita di Rosa Frexone.
1892: morte di Giovanni Battista Marini (un anno), figlio di Angelo.
1908: morte di Angelo Ronco (6 mesi), figlio di Giuseppe.
26
1863: nascita di Maria Celeste Ronco.
27
1767: pagamento di 100 lire a Felice Piccaluga (figlio di Filippo) per l’acquisto dell’organo della Chiesa parrocchiale.
28
1682: nascita di Giovanni Andrea Frisione.
1882: morte di Teresa Richino (23 anni), figlia di Giovanni Battista e Caterina Pedemonte.
1888: morte di Antonio Pedemonte (40 giorni), figlio di Stefano e Maria Passano.
29
1828: nascita di Paolo Andrea Frixone.
30
1677: nascita di Giovanni Andrea Pedemonte.
Dicembre
1
1678: nascita di Maria Frisione
1890: morte di Mario Domenico Pedemonte (8 giorni), figlio di Angelo Pedemonte e Dionisia Frixione.
2
1822: nascita di Benedetto Lavagetto.
3
1932: pagamento di 16 lire per il servizio di guardia notturna.
4
1684: nascita di Giovanni Andrea Pedemonte.
5
1872: nascita e morte di un bimbo (l’atto di Battesimo, amministrato dalla levatrice non presenta il nome) figlio di Gerolamo Tassistro (fu Stefano) e Rosa Cassissa (fu Angelo).
1888: morte di Luisa Ghiglino (14 anni), figlia di Stefano e Maria Cambiaso.
1907: morte di Pietro Sciamanna (6 mesi), figlio di Raimondo.
1903: morte di Giuseppe Lancellotti (5 mesi), figlio di Germano e della fu Concetta Turriani.
1928: riparazione della porta della cantina.
6
1791: nascita di Caterina Pedemonte.
1900: morte di Teresa Angela Facco (2 mesi), figlia di Giovanni Battista.
7
1662: nascita di Santino Pedemonte.
8
1675: nascita di Tomaso Pedemonte.
9
1665: nascita di Ambrogio Pedemonte.
1907: morte di Maria Teresa Pedemonte (un giorno), figlia di Pietro.
10
1668: nascita di Barbara Pedemonte.
11
1884: morte di Rosa Pedemonte (neonata), figlia di Antonio e Teresa Pedemonte.
1928: pagamento al muratore Saverio Mazzi per manodopera e materiale.
12
1685: nascita di Giovanni Maria Pedemonte.
13
1664: nascita di Anna Maria Lavagetto.
1889: morte di Francesco Pedemonte (un anno e mezzo), figlio di Natale e Rosa Semino.
14
1861: nascita di Giovanna Torre.
1929: bolletta dell’”Esattoria consorziale di Bolzaneto” relativa all’”Imposta Fabbricati”.
15
1687: nascita di Giovanni Tomaso Grone.
1881: morte di Francesco Carlini (circa 3 anni), figlio di Luigi e Rosa Passano.
16
1924: acquisto di cerini per accendere le candele.
17
1840: nascita di Angelo Giuseppe Pastorino.
1888: morte del sacerdote Domenico Pedemonte (75 anni), figlio di Giuseppe e Francesca Lagorio.
1908: morte di Maria Cassissa (5 anni), figlia di Antonio.
18
1683: nascita di Michele Angelo Corte.
19
1673: nascita di Tomaso Grone.
1901: morte di Domenico Giovanni Roncallo (15 anni), figlio di Giovanni Battista.
1909: morte di Giovanni Battista Risso (un’ora), figlio di Tomaso e Luisa Marini.
20
1849: nascita di Rosa Cristina Travi.
1909: morte di Maria Pedemonte (18 anni), figlia di Antonio e Teresa Pedemonte.
21
1669: nascita di Anna Comotto.
22
1660: nascita di Angelica Grone.
23
1890: morte di Maria Pia Setti (10 giorni), figlia di Gaetano e Fany Sobrero.
1905: morte di Armando Roncallo (22 mesi), figlio di Settimio e Rosa Parodi.
1931: riparazione del tetto della Chiesa.
24
1840: nascita di Natalina Maria Pedemonte.
25
1850: nascita di Maria Natalia Fassio.
26
1686: nascita di Stefano Pedemonte.
27
1666: nascita di Giovanni Agostino Pedemonte.
28
1838: nascita di Rosa Morasso.
1898: morte di Luisa Magnanego (23 anni), figlia di Giuseppe.
1913: acquisto di biscotti del Lagaccio e anicini presso
29
1900: acquisto di legname presso la ditta “Antonio Barabino & figli”.
30
1663: nascita di Felice Pedemonte.
1906: morte di Geronima Roncallo (18 anni), figlia di Giovanni e Teresa Ronco.
31
1935: riparazione dell’orologio in sacrestia e acquisto di biscotti e vino per fine anno.
Pedemonte di Serra Riccò (Genova) - Risseu presso il Santuario di San Rocco
Ottobre 1995: San Rocco a Pedemonte
OTTOBRE 1995: SAN ROCCO A PEDEMONTE
Nell’Archivio Parrocchiale di Pedemonte di Serra Riccò (Genova) sono conservati alcuni documenti che rievocano un fatto di straordinaria importanza avvenuto il 15 ottobre 1995, quando i resti del corpo di San Rocco giungevano a Pedemonte presso il Santuario a lui dedicato, per sostarvi un paio di giorni.
Per comprendere come si era arrivati a tale memorabile evento, occorre prendere le mosse dal contenuto di un articolo scritto da Enrico Tantucci pubblicato sul giornale “
Compiuta questa operazione,
Il programma della “peregrinazione” (questo forse il termine più appropriato), come risulta da un depliant illustrativo, prevedeva nel periodo compreso tra il 28 settembre e il 16 ottobre 1995 soste nelle chiese di Sturla, Recco, Principe, Molassana, Trensasco, Terrile di Uscio, Camogli, Gazzolo e Prà; la tappa conclusiva, prima del rientro a Venezia, era stabilita proprio a Pedemonte, precisamente nei giorni 15 e 16 ottobre 1995.
In vista dell’arrivo del corpo del Santo, l’allora Arcivescovo di Genova Dionigi Tettamanzi scriveva una semplice ma intensa nota pastorale rivolta direttamente ai fratelli e sorelle della Comunità Parrocchiale di Pedemonte, nella quale esprimeva innanzitutto il suo rammarico per non poter essere fisicamente presente a quel “momento di grazia” e la contestuale vicinanza nel cuore; dopo tale premessa, sollecitava i fedeli ad invocare con fiducia San Rocco per la guarigione dei tanti mali fisici e spirituali nel mondo nonché ad imitarlo nella strada del dono di se stessi per amore degli ammalati e dei sofferenti, nella testimonianza del “Vangelo della carità”.
L’Arcivescovo concludeva ricordando queste bellissime parole di Gesù: “Ciò che avete fatto a uno di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”.
Si arrivava così al grande giorno per la comunità di Pedemonte.
Dunque - come efficacemente illustrava Giuseppe Litigio in un articolo pubblicato sul “Settimanale Cattolico” del 31 ottobre 1995 - alle ore 17,22 di quella domenica 15 ottobre
Dopo alcune brevi preghiere, l’urna veniva portata processionalmente nel Santuario di San Rocco, dove alle ore 18 veniva celebrata la solenne celebrazione eucaristica presieduta da Monsignor Luigi Noli (scomparso nel gennaio 2015).
Nell’omelia (il cui testo è disponibile in uno scritto conservato nell’archivio parrocchiale, al pari delle omelie pronunciate da Monsignor Grone e da Don Ridella nelle Sante Messe del giorno seguente) Monsignor Noli, dopo avere esordito rimarcando ai fedeli l’eccezionalità dell’evento in corso, si produceva in una puntuale e documentata disamina del significato del culto delle reliquie dei santi, precisando che esso, espressamente autorizzato ed anzi promosso dalla Chiesa nel concilio di Trento, non deve però confondersi con l’adorazione, da riservarsi esclusivamente a Dio.
Monsignor Noli formulava inoltre alcune riflessioni sulla corporeità e sulla dignità del corpo, assumendo come riferimento e modello proprio la figura di San Rocco, che “del suo corpo ne ha fatto uno strumento di salvezza, di grazia, di santità, espresse nel modo più sublime, che è la carità”.
Monsignor Noli esortava i fedeli ad andare a Gesù Cristo, il quale, “per poterci ridare il nostro corpo, ha inventato una cosa: l’Eucaristia”. Rivolgendosi poi in particolare ai giovani presenti, così si esprimeva: “si gioca facilmente col corpo, finché si è in primavera, come si gioca con le piante e con i fiori. Attenti! Se questo corpo lo conservate col carisma della grazia, ve lo ritroverete glorioso. Magari consumato nella carità e nel lavoro e nella sofferenza. Ma lo ritroverete”.
Monsignor Noli concludeva l’omelia invocando direttamente San Rocco, con la manifestazione del desiderio di imitarlo, e con la lode a Gesù Cristo.
Nonostante lo spessore dei temi trattati e la solennità del momento, non mancavano nell’omelia alcuni passaggi più lievi: esempio di ciò è l’invito a quanti intendessero recarsi a Venezia a lasciar perdere la gondola “che vi viene il mal di mare” (proprio così si esprimeva nei confronti dei fedeli!) e a non limitarsi a vedere la celeberrima chiesa di San Marco, ma a visitare anche il complesso della chiesa e della Scuola Grande di San Rocco.
Anche la meditazione contenuta nell’omelia pronunciata da Monsignor Grone nella Santa Messa delle ore 9 del 16 ottobre 1995 era imperniata sull’umanità di San Rocco, “diventata veicolo della grazia di Dio, della sua umanità che si è messa a disposizione del Signore” e sull’importanza del nostro corpo, attraverso il quale Dio entra in noi. Proprio come è successo a San Rocco, attraverso le cui membra Dio è entrato ed uscito.
Monsignor Grone concludeva l’omelia con un ringraziamento a Dio, per il dono concesso a lui e ai fedeli presenti di essere davanti al corpo di San Rocco a 700 anni dalla sua nascita.
La successiva Santa Messa delle ore 10 e 30 veniva celebrata da Don Ridella; al centro della sua riflessione si poneva la contemplazione della santità: “tutte le volte che noi contempliamo le meraviglie della santità della Chiesa, dei suoi Santi, noi contempliamo l’amore, la presenza di Gesù; contemplando le meraviglie di San Rocco, nel settecentesimo anniversario della sua nascita, noi diciamo la grandezza, l’amore, il cuore di Gesù”.
Don Ridella esprimeva inoltre il ringraziamento a Dio per avere donato alla Chiesa San Rocco ed esortava i fedeli a vivere il Vangelo dell’amore e della carità, richiamandosi espressamente alle parole dell’Arcivescovo di Genova.
Dall’articolo di Giuseppe Litigio, citato in precedenza, è anche possibile risalire ad un passaggio dell’omelia pronunciata da Monsignor Binini, Vescovo di Massa Carrara-Pontremoli, nella celebrazione conclusiva della “peregrinatio”: “Siamo pellegrini tutti, come Rocco di Montpellier, pellegrini in attesa di raggiungere la meta ed esprimiamo nel canto questo nostro desiderio e viviamo nel canto la nostra speranza. Diciamoglielo al Signore che noi lo ringraziamo della fede che ci ha dato e a San Rocco, nostro Patrono, noi chiediamo il grande dono del paradiso di mantenerci nella fede dei nostri padri”.
Fra gli altri interventi di cui fa cenno Giuseppe Litigio si segnala quello di un esponente del Sermig (Servizio Missionario Giovani), in rappresentanza del fondatore Ernesto Oliviero, il quale formulava un pensiero particolare per i giovani, spesso privi di punti di riferimento, per poi aggiungere che “senza preghiere, senza la lettura della parola di Dio, senza una profonda unione con il Signore, non hai nulla da dire. E allora non ce la si fa e si molla tutto”. Proprio sulla preghiera si fonda infatti l’intensa attività svolta dal Sermig in favore dei poveri e dei bisognosi.
Tra i documenti conservati nell’archivio c’è anche il breve discorso finale pronunciato dall’allora Parroco di Pedemonte Don Michele Repetto, contenente i ringraziamenti verso quanti avevano collaborato all’evento a vario titolo ed in particolare verso il Vescovo di Massa e Pontremoli. Oltre a ciò, il Parroco provvedeva a tracciare un breve bilancio, nel quale in particolare riscontrava la grande partecipazione e la grande emozione vissuta in quei due giorni dalla comunità parrocchiale.
A conclusione della “peregrinatio”, il Parroco invitava i fedeli ad apprendere il linguaggio della carità, che si fa intendere da tutti, proprio sul modello di San Rocco.
L’urna con le reliquie di San Rocco partiva da Pedemonte alle ore 21,53 del 16 ottobre 1995, per tornare alla volta di Venezia (anche questa dettagliatissima informazione è assunta dal più volte citato articolo di Litigio). Seguiva poi una importante appendice: una delegazione della Parrocchia nei giorni successivi, precisamente il 19-20-21 ottobre 1995, si sarebbe infatti recata in pellegrinaggio a Venezia sulle orme di San Rocco, per poi essere ricevuta dal Patriarca Marco Cé.
L’importanza di questo evento è attestata dunque dal notevole afflusso di fedeli con riferimento sia alle varie celebrazioni eucaristiche sia ai momenti riservati alla preghiera e alla venerazione del corpo del Santo (si segnala che il Santuario era rimasto appositamente aperto per tutta la notte tra il 15 e il 16 ottobre), dalla rilevanza dei celebranti (fra i quali, come si è visto, era compreso anche un Vescovo) e degli ospiti intervenuti; ad ulteriore conferma dell’importanza dell’evento, si segnala che anche il quotidiano “Il Secolo XIX” vi dedicava spazio, precisamente a pagina 22 dell’edizione di sabato 14 ottobre 1995: nel breve articolo, intitolato “Cerimonie a Serra Riccò”, si illustrava il programma di massima, cominciando dal previsto intervento di Ernesto Oliviero (poi sostituito da altro esponente del Sermig, come si è detto in precedenza) la sera di quel sabato, per terminare con
Tuttavia, lo spessore dell’evento qui evocato è dato soprattutto dal suo significato spirituale, considerata la plurisecolare devozione della comunità di Pedemonte verso San Rocco; anche a tale proposito si ritiene opportuno richiamare le parole di Giuseppe Litigio (con le quali si conclude) nell’articolo pubblicato sul “Settimanale Cattolico”, che esprimono -molto sinteticamente ma anche molto efficacemente- la sostanza di quanto è davvero accaduto a Pedemonte nei giorni 15 e 16 ottobre 1995: “il venerato corpo di San Rocco, il Santo Patrono, il Santo Protettore, il Santo tante volte invocato e pregato tornava a Pedemonte, là dove, poco meno di sette secoli addietro, si era fermato da pellegrino, sanando e beneficando”.
Serra Riccò
Testimonianze sull’emigrazione di nativi di SERRA RICCO’ (GENOVA)*
CLASSE 1883
Torazza Luigi, nasce il 31 agosto 1883 da Giacomo e Parodi Teresa.
Nel 1916 risulta essere a Buenos Aires.
Fonte:
Archivio di Stato di Genova, Fogli Matricolari, 1883
CLASSE 1896
Pedemonte Carlo nasce il 30 marzo 1896 da Agostino e Favareto Maria.
Alla data dell’arruolamento esercita la professione di “carrettiere”.
Il giorno 4 marzo 1923 sposa a Copiapo’ (Cile) Salas Vola Maria.
Muore a Copiapò (Cile) il 10 gennaio 1963.
Fonti:
Archivio di Stato di Genova, Fogli Matricolari, 1896
Comune di Serra Riccò, Servizio Demografico
CLASSE 1899
Banchero Gio Batta Eugenio nasce il 22 maggio 1899 da Pietro e Noli Caterina. Alla data dell’arruolamento esercita la professione di “carrettiere”. Da alcuni documenti allegati al foglio matricolare risulta emigrato in Argentina.
Fonte:
Archivio di Stato di Genova, Fogli Matricolari, 1899
*Per emigrati nati nella frazione di Pedemonte di Serra Riccò:
http://www.ivarchineltempo.it/da-pedemonte-all-america
Serra Riccò
Ultimo aggiornamento: 2 aprile 2019
Tanti contadini e qualche benestante
TANTI CONTADINI E QUALCHE BENESTANTE
Notizie tratte dagli atti di nascita e di battesimo (1838-1865) della parrocchia Santissima Annunziata di Pedemonte di Serra Riccò (Genova)
Breve premessa sulle caratteristiche degli atti di nascita e di Battesimo del periodo 1838-1865
I 728 atti di nascita e di Battesimo che sono stati esaminati sono relativi alla Parrocchia di Pedemonte negli anni 1838-1865; essi sono stati redatti sotto il vigore del Regolamento per la tenuta dei registri destinati ad accertare lo stato civile, approvato dal Re di Sardegna Carlo Alberto con le Regie Patenti del 20 giugno 1837.
Con tale provvedimento Carlo Alberto, come si legge nelle premesse, intendeva applicare agli usi dello stato civile, con gli adattamenti oggetto di disciplina da parte del Regolamento stesso a seguito degli “opportuni concerti colla Santa Sede”, i registri di Battesimo, di matrimonio e di morte “già da lungo tempo stabiliti in ciascuna parrocchia”, che avrebbero così dovuto “essere tenuti in modo uniforme in tutti i dominii continentali di Sua Maestà”.
Con particolare riferimento agli atti di nascita, il regolamento prevedeva espressamente quanto segue: “Negli atti di nascita si noteranno il giorno, l’ora ed il luogo della nascita, e del battesimo; il sesso del neonato, i nomi che gli saranno stati imposti, i nomi, cognomi, la professione ed il domicilio del padre e della madre, del padrino e della madrina”.
L’atto formato dal Sacerdote aveva dunque rilevanza civile-amministrativa ed era idoneo ad attestare sia la nascita sia il battesimo: si trattava di una novità, in quanto in precedenza – ed anche successivamente al 1865, una volta costituito il Regno d’Italia - gli atti di battesimo, distinti da quelli di nascita, assumevano valore esclusivamente sotto il profilo canonico.
In ragione di ciò, gli atti di battesimo del periodo in esame sono redatti in lingua italiana e non in latino, lingua ufficiale della Chiesa, come avveniva prima del ’38 e dopo il ‘65; un’altra loro caratteristica è costituita dal fatto che essi dovevano recare la sottoscrizione non solo dal Parroco ma anche dal richiedente, che coincideva di fatto con il padre del bambino, quando capace di scrivere; altra peculiarità: le già citate Regie Patenti prevedevano la specificazione delle professioni dei padri, delle madri, dei padrini e delle madrine (indicazioni non presenti negli atti di Battesimo redatti prima e dopo il periodo in esame).
Dall’analisi degli atti di Battesimo del 1838-65 è pertanto possibile trarre preziose indicazioni a proposito delle condizioni di vita, delle occupazioni e dell’alfabetizzazione media degli abitanti dell’epoca di Pedemonte.
Le professioni dei padri
Analizzando le professioni dei padri dei bambini di Pedemonte battezzati nel periodo in oggetto, il dato più evidente è costituito dalla netta preponderanza dell’attività di contadino rispetto ad ogni altra.
Se si considerano tutti i padri che compaiono almeno una volta nei registri degli anni 1838-1865 (che ammontano a poco più di 200: molti di essi compaiono in diversi atti di nascita in quanto padri di due o più figli ed ovviamente sono stati considerati una volta sola), coloro che sono stati qualificati semplicemente come “contadino” sono pari ad una percentuale di circa il 73%; la percentuale sale addirittura a circa il 77% se si considerano anche le persone definite, anziché come “contadino” senza ulteriori specificazioni, “contadino proprietario” o “agricoltore proprietario” o “contadino possidente” (su queste categorie si avrà modo di tornare fra breve) o “contadino giornaliere”o “contadino” associato ad un’altra professione (ad esempio, “contadino falegname”, come si legge a proposito di tale Giacomo Noli).
Insomma, quasi quattro padri di bambini battezzati su cinque esercitavano un’attività consistente nella coltivazione della terra o comunque ad essa strettamente connessa.
A parte quella di contadino, la professione che compare più spesso è quella del vetturale (anzi “veturale” come si legge quasi sempre negli atti di nascita), svolta da una ventina di padri per una percentuale di circa il 10% sul totale dei padri che appaiono almeno una volta nei registri.
Leggermente diversa dal “veturale” è la figura del “carrettiere” spesso scritto come “carrattiere”. Tale attività compare nei registri otto volte tra i padri suddivisi per famiglie, per una percentuale pari a circa il 4%.
Peraltro, ben cinque degli otto padri carrettieri sono stati qualificati, in anni diversi in occasione della nascita di altri figli, come vetturali, ed uno è stato definito –e ciò per ben tre volte, in occasione di altrettanti battesimi- contemporaneamente “vetturale carrettiere”: ciò porta a ritenere una certa somiglianza, se non addirittura commistione, delle due attività, per lo meno nella percezione dei compilatori degli atti.
In qualche modo simile doveva essere anche la figura del mulattiere, spesso scritto come “mulatiere”: ben otto degli undici padri qualificati come mulattieri (in tutto le persone che compaiono come “mulattiere” una percentuale del 5% circa sul totale dei padri di famiglia) risultano, con riferimento alla nascita di altri figli, essere stati anche vetturali.
Al di là delle specificità e delle difficoltà di distinzione delle tre attività di “trasporto”, resta il fatto che ad esse vi si dedicavano ben 26 padri diversi, per una percentuale pari a circa il 12%: si tratta quindi di un numero decisamente non trascurabile.
In tale settore si sono particolarmente distinti i tre fratelli Dellepiane, tutti discendenti da Lorenzo e tutti dediti all’attività chi di vetturale, chi di carrettiere, chi di mulattiere (o due di queste insieme, come si evince dal confronto di vari atti di battesimo relativi allo stesso soggetto padre: ciò che costituisce un’ulteriore conferma della sovrapponibilità, almeno nella pratica, degli specifici ruoli). Essi –si può supporre- potrebbero avere messo su una specie di impresa familiare di trasporti, magari ereditata dal padre Lorenzo.
Un’altra importante categoria è costituita da quelle professioni che oggi chiameremmo “artigianali”; tra di esse spicca quella del calzolaio, attività esercitata da addirittura otto padri diversi (per una percentuale di circa il 4%).
Anche in questo caso si distingue nettamente una famiglia: ben quattro dei padri calzolai si chiamavano infatti Tagliavacche ed erano parenti stretti tra di loro; si tratta infatti di tre fratelli –diventati padri tra il 1854 e il 1864 - figli di Giovanni, e dello stesso Giovanni, che figura come padre nel 1838 e che risulta ancora vivo almeno fino al 1864; è possibile che la famiglia Tagliavacche fosse proprietaria o titolare di un laboratorio artigianale.
Tra le altre figure artigianali, è ben rappresentata quella del falegname: vi si dedicavano ben cinque padri diversi; tra costoro, due portavano lo stesso cognome Noli ed erano probabilmente padre e figlio: si tratta di Giacomo Noli, padre fra il 1838 e il 1840 (qualificato in un atto con il termine “bancalaro”) e di Settimio Noli di Giacomo, padre di tre figli fra il 1856 ed il 1859.
Vi è poi la figura del fabbro ferraio, attività svolta da tre padri diversi: uno di essi, tale Luigi Pedemonte, è qualificato anche come “benestante fabbro ferraio” ed in un altro “fabbro ferraio possidente” mentre gli altri due si chiamavano entrambi Roncallo ed appartenevano con tutta probabilità alla stessa famiglia.
Si contano inoltre tre padri muratori, due dei quali definiti “maestro muratore”; anche in questo caso vi è un probabile caso di “dinastia” familiare, in quanto compaiono come muratori sia Agostino Ronco negli anni 1838 e 1840 sia Paolo Ronco di Agostino in diversi anni tra il 1857 ed il 1865: tutto lascia pensare che si tratti di padre e figlio.
La carrellata delle figure artigianali si conclude con la menzione di un isolato “vermicellaio”, che potrebbe essere qualificato come artigiano della pasta, che compare una sola volta.
Alcuni padri dei bambini battezzati esercitavano poi un’attività riconducibile a quella che oggi chiameremmo di negoziante: troviamo qua e là tra i vari registri un merciaio (in un caso qualificato come “merciaio” tout court ed in un altro come “merciaio ambulante”: ma si tratta della stessa persona), un “fruttarolo” (odierno fruttivendolo), un “macellaio” (tale Domenico Lagorio, che in un caso svolge anche l’attività di locandiere ed in un altro caso anche l’attività di oste: si tratta di un personaggio molto particolare, sul quale vale la pena di tornare fra breve), un “vitellaio”, un “commerciante bestie bovine”, un “commerciante carrattiere”, un non meglio specificato “bottegaio”poi trasformatosi in “bottegaio ed oste” (si tratta di Giuseppe Travi: anche sulla sua vicenda si avrà modo di tornare).
Si ha inoltre notizia di un isolato fornaio (che però in occasione del battesimo di un altro figlio è stato definito “fornaio commerciante”: forse aveva una bottega dove produceva e vendeva contemporaneamente il pane e gli altri prodotti da forno?) e di ben tre mugnai (in un caso è stato definito “molinaro”in occasione del battesimo di un altro figlio, mentre un altro mugnaio risultava contemporaneamente anche come vetturale).
Si ritiene poi opportuna qualche osservazione sulle molteplicità di attività riconducibili ad una stessa persona.
In alcuni casi, infatti, il padre del battezzato risultava svolgere due attività che a prima vista appaiono del tutto diverse: lasciando da parte i casi in cui ad una attività era associata la qualificazione di contadino (probabilmente, tutti o quasi tutti possedevano e coltivavano qualche pezzo di terra, anche chi svolgeva un’attività come quelle testé esaminate), destano più di una perplessità accoppiamenti come vetturale-mugnaio, oste-carrattiere, commerciante-carrettiere, vetturale-commerciante, macellaio-oste e macellaio-locandiere. Doppio lavoro ante litteram?
In tale contesto, come si può vedere, si sono particolarmente distinti gli unici due padri che hanno esercitato –tra le altre cose, è proprio il caso di dire- l’attività di oste, vale a dire i già citati Domenico Lagorio e Giuseppe Travi. Su di loro appare opportuna una breve digressione, vista la singolarità dei personaggi in questione.
Domenico Lagorio compare nei registri del periodo in esame per ben sei volte, come padre di altrettanti figli: dapprima, nel 1848, come “locandiere macellaio”, poi per ben tre volte, nel 1851-53-56, semplicemente come “macellaio”, poi nel 1858 come “macellaio ed oste” ed infine nel 1861 (per inciso, si osserva che il figlio Lorenzo è nato proprio il 17 marzo 1861, giorno della proclamazione del Regno d’Italia) solo come “oste”.
Il personaggio in questione, insomma, doveva essere molto attivo. Chissà come avrà fatto a gestire contemporaneamente una macelleria ed una locanda… forse accanto al locale adibito ad osteria avrà avuto uno spaccio ove vendeva la carne.
Anche l’altro oste Giuseppe Travi doveva essere una persona molto intraprendente e versatile; appare per ben sei volte nei registri parrocchiali del periodo in esame e nei vari anni a lui si riferiscono ben cinque professionalità diverse: vetturale, commerciante, bottegaio, oste e carrettiere. Più nel dettaglio, nel 1851 viene qualificato come “veturale commerciante”, nel 1854 come “bottegaio”, nel 1855 come “oste e bottegaio”, nel 1856 come “bottegaio”, nel 1860 come “bottegaio ed oste”, nel 1863 “oste, carrattiere” (per inciso si osserva che ha avuto un altro figlio nel 1866, ma, come si è detto all’inizio, i registri parrocchiali di tale anno non riportano più le professionalità).
Come avrà fatto a conciliare tutte queste diverse attività? Forse –anche in questo caso ci potrebbe essere una risposta plausibile - il Travi ha ricevuto un grosso aiuto dalla moglie Cristina Cambiaso (sulla quale si avrà occasione di tornare), che in un caso viene qualificata come “ostessa” ed in un altro “bottegaia”.
Questa carrellata di mestieri si conclude con l’analisi di una “attività” …decisamente particolare.
In qualche caso si legge nel campo relativo alla professione del padre la parola “benestante” o “possidente” o “proprietario”, usati sia come sostantivo sia come aggettivo, spesso accanto ad altre attività (così si legge, ad esempio, “fabbro ferraio benestante”, “benestante falegname”, persino “benestante contadino”): in tutto, i padri ai quali viene associata una delle tre parole sopra citate sono undici, per una percentuale di circa il 5% sul totale dei padri suddivisi per famiglia.
Si trattava presumibilmente di medi o grandi proprietari terrieri, o di uomini di censo elevato, comunque più ricchi rispetto alla media degli abitanti di Pedemonte.
Non tutti costoro, quindi, vivevano esclusivamente di rendita, pur magari potendoselo permettere: alcuni di loro si dedicavano, come probabilmente facevano i contadini qualificati “proprietari”, alla coltivazione di almeno parte degli appezzamenti di loro proprietà.
Potrebbe essere questo proprio il caso di Matteo Ronco, la cui vicenda è quanto mai indicativa. Egli negli anni 1850-52-56 viene definito “contadino proprietario”, nel 1859 “possidente contadino”, nel 1862 come “agricoltore proprietario”, e finalmente – dopo la morte del padre, come risulta dal patronimico, e dopo avere presumibilmente ereditato qualcosa - nel 1865, come “possidente” e basta: insomma, un bell’esempio di “carriera”!
Un altro bell’esempio di “carriera” in questo senso è costituito di Angelo Pedemonte. Egli nel
Almeno un po’ questi personaggi hanno lavorato, prima di diventare benestanti o possidenti “tout court”!
In generale, dall’analisi delle professioni dei padri dei bambini di Pedemonte battezzati negli anni 1838-1865 emerge così una realtà prettamente “rurale”, nella quale gran parte degli abitanti del paese si dedicavano alla coltivazione delle campagne e degli orti interni o vicini al paese.
L’alfabetizzazione dei padri in rapporto con la professione
Come si è detto in precedenza, le Regie Patenti prevedevano la sottoscrizione dell’atto di nascita e di battesimo da parte del richiedente, ovvero di fatto il padre del bambino (in un caso, peraltro, il padre risultava defunto e quindi l’atto è stato firmato dal nonno), naturalmente quando capace di leggere e scrivere; l’analisi dei registri recanti gli atti di nascita del periodo 1838-65 consentono dunque di compiere un’indagine a proposito dell’alfabetizzazione media degli abitanti di Pedemonte del periodo, anche in rapporto alle professioni da essi svolte.
Ebbene, il dato che balza subito agli occhi è costituito dal fatto che hanno sottoscritto l’atto di nascita e Battesimo dei propri figli solamente il 23% circa dei padri: insomma, la netta maggioranza degli uomini di Pedemonte non era in grado di leggere e di scrivere.
L’esame degli atti di nascita rivela un altro dato molto interessante: solo la metà circa delle non molte persone che sapevano scrivere erano contadini (comprendendo anche quelli che sono stati classificati “contadino possidente”e “proprietario contadino”o simili), nonostante questa categoria rappresentasse, come si è visto in precedenza, circa il 73-78 % del totale dei padri dei bambini.
In effetti, la percentuale di istruiti fra i contadini si attesta sul 15% circa (che scende al 12% se si considerano i contadini senza altre specificazioni,escludendo quindi le testé citate figure del “contadino possidente” o del “proprietario contadino” e coloro che risultavano esercitare anche un’altra attività, come il carrettiere-vetturale): se ne trae che la stragrande maggioranza dei contadini era analfabeta e che era senz’altro più facile trovare persone istruite, in proporzione, tra coloro che svolgevano altre attività.
Tra questi ultimi, i più istruiti risultano appartenere alle categorie dei “benestanti-possidenti-proprietari” (8 padri su 11, per una percentuale del 72,72%), e degli artigiani (12 su 14, per una percentuale di circa l’85%)
Quanto ai primi, si può ritenere che le maggiori risorse economiche di cui disponevano, magari ereditate dalla famiglia di origine, potessero avere permesso loro di portare avanti gli studi e di acculturarsi.
Qualche stupore in più potrebbe destare l’alta percentuale di persone istruite fra gli artigiani, comprendendo tra di essi il calzolaio, il fabbro ferraio e il falegname: si potrebbe infatti pensare che in queste attività sia utile soprattutto la manualità, più che un buon livello di cultura.
Evidentemente, la formazione ricevuta per intraprendere l’attività di artigiano prevedeva la conoscenza delle almeno più elementari nozioni di lingua e di aritmetica, che potevano essere utili nel disbrigo delle formalità connesse alla professione: si pensi al rilascio di una qualche forma di ricevuta per i clienti o alla tenuta della contabilità (anche se gli adempimenti amministrativi-fiscali dovevano essere sicuramente più semplici rispetto ad oggi).
Superiore alla media è anche la percentuale delle persone istruite tra i commercianti (circa un terzo): anche in questo caso, come per gli artigiani, poteva essere utile sapere scrivere ed anche fare almeno “due conti”.
Di nuovo bassa è la percentuale di istruiti tra i padri che esercitavano l’attività di trasporto (vetturali, mulattieri, carrettieri): 5 su 26, ovvero quasi il 20%. Si trattava evidentemente di attività che potevano essere esercitate anche da persone poco, o per meglio dire per nulla, istruite.
Al di là dell’analisi dell’alfabetizzazione delle singole categorie, si ribadisce comunque quello che resta il fatto più evidente e più interessante che traspare dall’analisi degli atti di battesimo del periodo in oggetto: la netta maggioranza degli uomini di Pedemonte dell’epoca non sapeva né leggere né scrivere.
Le professioni delle madri
Negli atti di nascita e Battesimo esaminati l’indicazione della professione della madre del bambino –espressamente prevista dalle Regie Patenti 20 giugno 1837, come si è già osservato in precedenza- compare in assoluto 127 volte su 728, per una percentuale di circa il 17%.
Già questo dato è estremamente indicativo; si ritiene comunque opportuno esaminare, almeno per sommi capi, le indicazioni a proposito delle professioni delle madri che si ricavano dagli atti di nascita e battesimo, naturalmente quando sussistenti.
Come nel caso dei padri, anche qui la professione di gran lunga più citata è quella di “contadina”: ben 93 volte su 127 (per una percentuale di circa il 73%), comprendendo anche il caso di una “giornaliera contadina”.
Tra le madri, la seconda “professione”, se così si può dire, più diffusa è quella relativa agli “affari di casa” o simili: tale indicazione compare in tutto 16 volte (per una percentuale di circa il 12% sul totale delle donne risultanti con una qualche occupazione).
Qui è peraltro d’obbligo una precisazione. In questi casi, infatti, si ritiene che l’inserimento del dato sia stato più che altro uno scrupolo del redattore, quasi si sentisse obbligato a non lasciare vuoto lo spazio posto alla voce “professione”: è assolutamente evidente infatti che si dedicavano ai lavori domestici o alle cure dei figli anche quelle moltissime madri rispetto alle quali non era stata posta alcuna indicazione riguardo alla professione esercitata.
Si spiegherebbe così, ad esempio, la punta di madri dedite agli “affari di casa” registrata nel 1858: escludendo che quell’anno così tante madri si siano dedicate improvvisamente alle faccende domestiche, con tutta evidenza chi quell’anno era deputato a compilare almeno parte degli atti di nascita e di battesimo ha ritenuto doveroso scrivere comunque qualcosa a proposito della professione della madre.
Alla fine, quindi, solamente in 18 casi, è stata indicata un’attività della madre non riconducibile al lavoro contadino o strettissimamente domestico. Così si legge quattro volte “maestra cucitrice” e “tessitrice”, due volte “sarta” e “cucitrice”, una volta “bottegaia”, una volta “lattiera”, una volta “merciaia ambulante”, una volta “molinara”, una volta “mugnaia”, una volta “ostessa”.
Tali indicazioni, peraltro, vanno prese con molta cautela e devono essere valutate nel loro complesso: talvolta si tratta infatti della stessa persona (come è il caso della sarta, che è sempre Celeste Pedemonte; le maestre cucitrici, ad esempio sono solo due, Antonia Ronco e Angela Comotto; la bottegaia e l’ostessa, come si vedrà fra breve, si identificano con la stessa persona).
Molto spesso, poi, le madri di più figli risultano svolgere attività diverse in occasione della nascita dei loro diversi figli: emblematico in tal senso è il caso di Celeste Pedemonte, sei volte madre di bambini battezzati nel periodo preso in esame: ebbene, ella appare nei diversi atti ora come contadina (due volte), ora come sarta (due volte), ora come dedita agli “affari di casa” (una volta); in un altro caso ancora, nessuna attività è indicata accanto al suo nome.
Parimenti curiosa è anche la storia di Cattarina Lagorio, madre di ben 10 figli nel periodo in esame: per otto volte non appare nessuna indicazione relativa alla sua professionalità, una volta figura come contadina ed un’altra come cucitrice.
C’è poi il caso della già citata Cristina Cambiaso, moglie del carrettiere-bottegaio-oste Giuseppe Travi; ella risulta per ben cinque volte non svolgere alcuna attività; una volta è qualificata come “ostessa” ed una volta come “bottegaia”.
Il riferimento all’attività di bottegaia ed ostessa da parte di Cristina Cambiaso dà lo spunto per svolgere qualche breve considerazione anche a proposito del legame tra la professione della madre e quella del padre del bambino, che in alcuni casi appare palese.
Oltre al caso di Cristina Cambiaso, estremamente paradigmatico è quello di Caterina Roncallo: ella è qualificata come “mugnaia” nello stesso atto in cui suo marito Gio Batta Bribò è qualificato come “veturale mugnaio”.
In almeno altri due altri casi appare evidentissimo il collegamento tra la professione della moglie e quella del marito: si tratta di Pellegrina Bribò, molinara, moglie di Angelo Bottaro, molinaro contadino; di Maria Corte, merciaia ambulante, moglie di Gio Batta Ricchino, merciaio ambulante.
Lo stretto legame tra professione della madre e del marito, tuttavia, non risulta soltanto rispetto alle attività più “qualificate”, come quelle testé esaminate, ma si appalesa evidente proprio rispetto a quella di gran lunga più comune: si pensi infatti che tutte le 71 madri indicate come contadine (ovviamente alcune di esse hanno avuto più figli e compaiono più volte negli atti) sono sposate con contadini, esclusi solamente due casi (si tratta di Giovanna Pedemonte, contadina, moglie di Giuseppe Dellepiane, vetturale e di Angela Lavagetto, contadina, moglie di Giovanni Travi, mulattiere).
Dall’analisi dei dati relativi alle professioni delle madri si evince che la stragrande maggioranza delle madri dell’epoca non svolgeva alcuna attività lavorativa, dedicandosi ai lavori di casa o, al massimo, ai lavori della campagna; quelle pochissime che svolgevano un’attività più strettamente lavorativa, seguivano in realtà le orme dei loro mariti.
Tenuto conto che con ogni probabilità le sarte e le cucitrici, sulle quali non ci si è soffermati, svolgevano presumibilmente in casa la loro attività, si può ritenere con fondamento che negli anni 1838-65 per le donne di Pedemonte non vi era praticamente alcuno spazio per attività lavorative fuori casa autonome e distinte rispetto a quelle dei loro mariti.
Le professioni e le provenienze dei padrini e delle madrine
Tra i soggetti coinvolti negli atti di nascita e di battesimo vi sono anche i padrini e le madrine: anche per loro il Regolamento di Re Carlo Alberto citato nelle premesse prevedeva la menzione delle rispettive professioni.
Negli atti esaminati, analogamente a quanto si è visto per i genitori, compare pressoché sempre l’indicazione della professione del padrino, mentre molto spesso manca quella relativa alla madrina.
Partendo nell’analisi dai dati relativi ai padrini, già dalla visione dei registri dei primi tre anni esaminati, vale a dire il 1838-39-40, salta subito agli occhi la presenza di un dottore in medicina, di un dottore in legge e di un “causidico” (che potrebbe essere assimilato all’odierno avvocato), tutti di Genova: si percepisce subito la sensazione di un livello culturale e di una posizione sociale dei padrini mediamente superiore rispetto a quella dei padri.
Oltre a quelle citate, sono davvero molte le professioni dei padrini che non figurano tra quelle dei padri; tra di esse, si trovano quella del droghiere, dell’impiegato alla Regia Università, del confettiere, del mercante/vetturale, del negoziante in ferramenta, del cameriere, dello scritturale, del filarmonico, del benestante bombacciaro (lavorante del cotone), del misuratore, del panettiere, del fondachiere macellaio, del macchinista, del filattiere, del pizzicagnolo, del fonditore in ferro, del commerciante di legname, dell’ottonaio, del mediatore, del maestro di fabbrica di sapone, del cordaro.
Molti di coloro che svolgevano questi mestieri, per così dire “nuovi” rispetto a quelli degli abitanti di Pedemonte, provenivano da Genova (così, ovviamente, l’impiegato alla Regia Università, ma anche il confettiere o il filarmonico o il benestante bombacciaro) o da quelle località, una volta autonome e ben definite, che oggi sono confluite nella “grande Genova” (ad esempio, il cameriere proveniva da S. Teodoro, il pizzicagnolo da Rivarolo, il fonditore in ferro da Sampierdarena).
Come si può vedere, alcune di queste professioni appaiono consone a persone di un livello sociale-culturale medio più elevato rispetto ai padri dei bambini battezzati di Pedemonte; a conferma di ciò, si osserva che tra i padrini si trovano in proporzione molti più “benestanti” e “possidenti” rispetto ai padri.
Ciò naturalmente non significa che i padrini fossero tutti ricchi, istruiti e provenienti dalla città; esattamente come i padri, la grande maggioranza di loro svolgeva comunque il mestiere di gran lunga più diffuso, vale a dire il contadino, e proveniva dallo stesso paese di Pedemonte o tutt’al più dai vicini borghi Serra, Valleregia, Orero, San Cipriano o Mignanego. Così, i padrini in buon numero esercitavano anche altri mestieri piuttosto diffusi tra i padri dei bambini battezzati di Pedemonte, come il vetturale ed il calzolaio.
Per concludere questa breve disamina sui padrini, si ritiene opportuno menzionare Domenico Pedemonte, padrino di Domenico Filippo Pedemonte, nato l’11 agosto 1841 e battezzato il giorno seguente, il quale risulta domiciliato addirittura a Torino e qualificato come domestico.
Egli potrebbe aver lavorato presso una famiglia dell’allora capitale del Regno di Sardegna. In ogni caso si tratta senza ombra di dubbio, tra quelli esaminati, del padrino che proviene da più lontano (anche se il cognome Pedemonte tradisce chiaramente le sue origini locali).
Si passa ora ad una breve analisi anche delle professioni delle madrine, limitandola ovviamente ai casi in cui è contenuta qualche indicazione al riguardo.
Anche in questo caso compaiono alcune professionalità che non si trovano tra le madri dei bambini battezzati; tra queste, si distingue, per la sua frequenza e per la sua importanza, l’attività di “domestica” o di “servente”, sulla quale vale la pena effettuare qualche considerazione.
Le donne che svolgevano questa attività si mettevano al servizio di una famiglia – presumibilmente benestante - della città, come conferma la pressoché comune domiciliazione in Genova; è stata peraltro trovata anche una madrina “servente” domiciliata in Borzoli.
Molte altre sono le professioni che risultano svolte dalle madrine ma non dalle madri: si trova così la figura della droghiera, della panettiera, della “conciacapelli” (odierna parrucchiera), della “rivenditrice di generi”,della “lavandara”, della levatrice, della “lattara”, della locandiera, della filatrice di seta, della “fruttarola”, della fornaia, della trecca (venditrice ambulante di frutta e verdura), della maestra, della macellaia, della ricamatrice.
Di tanto in tanto negli atti di nascita e battesimo, inoltre, si trova tra le madrine quella particolarissima attività di “benestante” o di “proprietaria”, che invece non compare mai con riferimento alle madri.
Si rafforza dunque l’impressione, analogamente a quanto si è visto per i padrini, di un livello sociale-culturale-economico più alto delle madrine rispetto alle madri.
Tutto ciò, peraltro, tenendo sempre presente che la netta maggioranza delle madrine o non risultava svolgere alcuna attività, o era contadina o era dedita agli “affari di casa”.
Infine, un’ultima considerazione sulle provenienze delle madrine: esse risultano per la maggior parte domiciliate, oltre ovviamente a Pedemonte, nei vicini paesi di San Cipriano, Orero, Valleregia; si trovano peraltro anche madrine domiciliate a Serra, Pontedecimo, Cesino, Fumeri, Montanesi, San Biagio, San Quirico, Cremeno, Murta, Sant’Olcese, Casella, fino a Sampierdarena.
Provenivano invece dalla città di Genova non solo la maggior parte delle domestiche, come si è già accennato in precedenza, ma anche delle “benestanti”: ciò fa ritenere un più alto tenore di vita medio degli abitanti della città rispetto a quello degli abitanti dei paesi di campagna quale era sicuramente ai tempi Pedemonte.
Brevi cenni sulle famiglie numerose
Come si è già avuto modo di accennare in precedenza, molto spesso i padri e le madri comparivano negli atti di nascita e Battesimo più volte, in quanto genitori di più figli; in effetti, la nascita di un bambino nella famiglia doveva essere al tempo un evento piuttosto frequente: per dare un’idea, si pensi che ognuno dei poco più di duecento padri che compaiono almeno una volta nei registri degli anni 1838-65 risultava essere genitore in media di circa tre figli e mezzo.
A tale proposito, peraltro, non si può trascurare l’incidenza della mortalità infantile, purtroppo allora molto diffusa, come si evince chiaramente dagli stessi atti di nascita e battesimo esaminati: in quasi tutti gli anni del periodo, infatti, è dato leggere almeno una volta che il battesimo era stato amministrato con modalità private, di solito dalla levatrice o ostetrica, per imminente pericolo di vita del bambino (si consideri che mediamente venivano celebrati circa trenta battesimi all’anno). Anche se dagli atti esaminati non è possibile capire se in questi casi sia poi effettivamente seguita la morte del bambino battezzato, si può ritenere pressoché certo il triste evento.
Si diceva prima delle nascite in famiglia di tanti figli: fino a quanti esattamente? Ebbene, “primatisti” in questo senso si sono rivelate due coppie di coniugi, che sono risultati genitori di ben undici figli.
Si tratta in particolare di:
Lorenzo Cereseto e Vincenza Noli, entrambi contadini (per la verità lei solo una volta viene qualificata come contadina, mentre tutte le altre volte non è scritto nulla relativamente alla sua professione), diventati genitori tra il 1842 e il 1862, con sette maschi e quattro femmine;
Giuseppe Dellepiane e Cattarina Pedemonte, lui contadino e lei sempre senza professione, diventati genitori tra il 1839 e il 1855, con quattro maschi e sette femmine.
Ha inoltre avuto undici figli Angelo Frixione (o Frigione, come si legge in altri atti), contadino, dieci con Cattarina Lagorio qualificata una volta contadina ed un’altra cucitrice, tra il 1840 e il 1854, e una con la seconda moglie Anna Roncallo, contadina, nel 1857, per un totale di cinque maschi e sei femmine.
Si ritiene che meritino una speciale menzione anche le seguenti coppie di genitori che si sono fermati “solamente” a 10 figli;
Antonio Meirana-Rosa Marchese: lui contadino capace di scrivere, lei senza professione, genitori tra il 1842 e il 1862 con sei maschi e quattro femmine;
Michele Oliva-Rosa Pedemonte: lui contadino, lei senza professione, genitori tra il 1838 e il 1855, con quattro maschi e sei femmine, di cui un parto gemellare;
Angelo Pedemonte-Colomba Bottaro, entrambi contadini (così lei risulta due volte) e lui capace di scrivere, genitori tra il 1851 e il 1864, con sei maschi e quattro femmine;
Luigi Pedemonte-Francisca Risso, lui contadino, lei senza professione, genitori tra il 1839 e il 1861, con quattro maschi e sei femmine;
Agostino Roncallo-Maria Flora Noli, lui vetturale-mulattiere, lei senza professione, genitori tra il 1845 e il 1865, con tre maschi e sette femmine;
Gio Batta Torre-Anna Pedemonte, entrambi contadini (così lei risulta tre volte), genitori tra il 1851 e il 1865, con tre maschi e sette femmine: in quest’ultimo caso, ed in relazione purtroppo a ben tre figli, vi è traccia di battesimi amministrati da privati (in un caso, dalla nonna: si tratta di un fatto assai particolare) per imminente pericolo di vita.
A conferma della non eccezionalità di un alto numero di nascite nelle famiglie, dagli atti esaminati risultano anche due coppie di genitori con nove nascite, sei coppie con otto nascite, otto coppie con sette nascite.
D’altra parte, non mancano neppure coppie di genitori che risultano una volta sola, o due al massimo; peraltro, essi potrebbero benissimo avere avuto altri figli, che sono stati battezzati o in altri paesi o a Pedemonte ma in anni diversi da quelli presi in esame.
Al di là comunque della varietà delle singole situazioni, dagli atti di nascite e battesimo esaminati si evince che molte famiglie di Pedemonte dell’epoca dovevano essere decisamente numerose, e che in media il numero di figli per famiglia era molto alto.
Conclusioni
Come si è visto, i dati contenuti negli atti di nascita e di Battesimo, in apparenza piuttosto freddi ed aridi, hanno alzato un velo sulla vi
ta e sulla società di Pedemonte degli anni centrali dell’Ottocento; in particolare, le informazioni relative alle professioni (espressamente, e per i nostri fini fortunatamente, previste dal Regolamento di Carlo Alberto citato nelle premesse) hanno consentito di trarre preziose indicazioni a proposito delle attività maggiormente diffuse tra la popolazione, del tenore di vita, dell’alfabetizzazione media, delle differenze tra uomini e donne nell’attività lavorativa, del numero medio di figli per famiglia, delle condizioni di vita in genere degli abitanti di Pedemonte.
Si ha così l’impressione di una realtà ancora decisamente preindustriale, nella quale la maggior parte degli uomini lavora nei campi e la maggior parte delle donne è dedita agli “affari di casa”ed in particolare alla cura dei numerosi figli per famiglia; il paese appare molto distante anche geograficamente dalla pure non lontanissima città, ed i suoi abitanti appaiono in gran parte persone non istruite e con scarse, per non dire scarsissime, risorse economiche.
Fotografia tratta da: http://www.pietracasuale.it/index.php/categorie/mostre/158-la-memoria-del-lavoro
Uomini di Serra Riccò
Notizie, tratte dai fogli matricolari, relative ad alcuni uomini nati nel XIX secolo a Serra Riccò (Genova).
N. B.: La professione è riferita al momento dell’arruolamento.
CLASSE 1898
Badino Giuseppe
PADRE Antonio
MADRE Cambiaso C.
NASCITA 29 ottobre 1898
PROFESSIONE operaio
Balestrero Pietro Carmelo
PADRE Giovanni
MADRE Leveratto M.
NASCITA 17 maggio 1898
PROFESSIONE operaio
Boccardo Narciso Pietro
PADRE Emanuele
MADRE Ballestrero A.
NASCITA 4 marzo 1898
PROFESSIONE manovale
Bottaro Algo Giulio
PADRE Pasquale
MADRE Traverso M.
NASCITA 23 agosto 1898
Caminata Giuseppe
PADRE Luigi
MADRE Pedemonte M.
NASCITA 14 novembre 1898
PROFESSIONE mulattiere
Carbone Paolo Luigi
PADRE Angelo
MADRE Badino G,
NASCITA 26 febbraio 1898
PROFESSIONE carrettiere
Carozzino Luigi Angelo Celeste
PADRE Giuseppe
MADRE Torre R.
NASCITA 18 ottobre 1898
PROFESSIONE contadino
Casanova Cipriano
PADRE Davide
MADRE Dellepiane O.
NASCITA 10 giugno 1898
PROFESSIONE operaio
Cassina Gio Batta
PADRE Francesco
MADRE Poggi C.
NASCITA 25 maggio 1898
PROFESSIONE tornitore
Cassissa Antonio
PADRE Paolo
MADRE Banchero B.
NASCITA 7 ottobre 1898
PROFESSIONE operaio
Cassisa Giuseppe Luigi
PADRE Giovanni
MADRE Grasso A.
NASCITA 20 luglio 1898
PROFESSIONE operaio
Cassissa Vittorio Mario
PADRE Angelo
MADRE Napoli L.
NASCITA 14 ottobre 1898
PROFESSIONE tornitore
Cervetto Antonio
PADRE Andrea
MADRE Campi M.
NASCITA 24 luglio 1898
Crosa Angelo Giovanni
PADRE Giuseppe
MADRE Sacco C.
NASCITA 7 maggio 1898
PROFESSIONE tornitore
Fonte:
Archivio di Stato di Genova, Fogli Matricolari, 1898
CLASSE 1899
Agosti Colombo Giuseppe
PADRE Giacomo
MADRE Agosti Paola
NASCITA 21 settembre 1899
Agosti Mario Giuseppe
PADRE Francesco
MADRE Casanova Margherita
NASCITA 19 ottobre 1899
Banchero Gio Batta Eugenio
PADRE Pietro
MADRE Noli Caterina
NASCITA 22 maggio 1899
Campora Luigi
PADRE Gerolamo
MADRE Pastorino Emanuela
NASCITA 14 aprile 1899
Carlini Luigi Pietro
PADRE Domenico
MADRE Sacco Ida
NASCITA 29 gennaio 1899
Casanova Lorenzo
PADRE Giovanni
MADRE Torazza Catterina
NASCITA 7 aprile 1899
Cassissa Ambrogio Pasquale
PADRE Antonio
MADRE Pedemonte Vittoria
NASCITA 31 marzo 1899
Cassissa Benedetto
PADRE Giovanni
MADRE Dellepiane Gironima
NASCITA 28 febbraio 1899
Cassissa Innocente Natale
PADRE Giuseppe
MADRE Noli Giuseppina
NASCITA 19 dicembre 1899
Comotto Angelo
PADRE Marco
MADRE Cereseto Teresa
NASCITA 14 novembre 1899
Corte Tomaso
PADRE Gio Batta
MADRE Corazza Carlotta
NASCITA 26 marzo 1899
Crosa Mario Romolo
PADRE Giuseppe
MADRE Sacco Carmela
NASCITA 19 settembre 1899
Denegri Giovanni Battista Salvatore
PADRE Giuseppe
MADRE Dapelo Elena
NASCITA 1 gennaio 1899
Favareto Luigi
NASCITA 27 settembre 1899
PROFESSIONE contadino
Frixione Dario Pietro
PADRE Carlo
MADRE Meirana Anna
NASCITA 24 giugno 1899
PROFESSIONE carrettiere
Frixione Nicolò
PADRE Gio Batta
MADRE Frixione Maria
NASCITA 28 febbraio
PROFESSIONE contadino
Gaggero Mario Francesco
PADRE Angelo
MADRE Ghiglino Maria
NASCITA 2 gennaio 1899
PROFESSIONE manovale
Gallino Angelo Federico
PADRE Barolomeo
MADRE Cassissa Consolata
NASCITA 26 agosto 1899
PROFESSIONE contadino
Gallino Antonio
PADRE Ignazio
MADRE Crovetto Teresa
NASCITA 9 agosto 1899
PROFESSIONE eletttricista
Gaviglio Matteo
PADRE Giuseppe
MADRE Garrone Natalina
NASCITA 12 marzo 1899
Gazzo Giovanni Battista Giuseppe Attilio
PADRE Carlo
MADRE Grondona Geltrude
NASCITA 2 maggio 1899
PROFESSIONE magazziniere
Ghiglino Claro Pasquale
PADRE Paolo
MADRE Traverso Luigia
NASCITA 22 ottobre 1899
PROFESSIONE contadino
Ghiglino Luigi
PADRE Pasquale
MADRE Mignone Dosolina
NASCITA 5 dicembre 1899
PROFESSIONE contadino
Grasso Antonio Giuseppe
PADRE Andrea
MADRE Pedemonte Luigia
NASCITA 17 marzo 1899
PROFESSIONE manovale
Magnanego Pasquale
PADRE Carlo
MADRE Pedemonte Maria
NASCITA 27 agosto 1899
PROFESSIONE contadino
Malnati Giambattista Giuseppe
PADRE Gerolamo
MADRE Magnanego Maria
NASCITA 20 aprile 1899
PROFESSIONE manovale
Medicina Luigi Settimio Michele
PADRE Tomaso
NASCITA 4 gennaio 1899
PROFESSIONE contadino
Napoli Lorenzo Luigi Pasquale
PADRE Stefano
MADRE Rebora Luigia
NASCITA 9 maggio 1899
PROFESSIONE operaio
Napoli Luigi
PADRE Vittorio
MADRE Passano Laura
NASCITA 28 aprile 1899
Napoli Tomaso Luigi
PADRE Giovanni
MADRE Roggero Giuseppina
NASCITA 2 maggio 1899
PROFESSIONE contadino
Noli Giuseppe
PADRE Ignazio
MADRE Cassissa Giovanna
NASCITA 15 novembre 1899
PROFESSIONE contadino
Pedemonte Amedeo
PADRE Agostino
MADRE Tacchella Maria
NASCITA 20 luglio 1899
PROFESSIONE carrettiere
Pedemonte Bartolomeo Luigi
PADRE Serafino
MADRE Agosti Elisa
NASCITA 20 giugno 1899
PROFESSIONE avventizio telegrafista
Pedemonte Giovanni Giuseppe
PADRE Evaristo
MADRE Cassissa Luigia
NASCITA 2 maggio 1899
PROFESSIONE carrettiere
RESIDENZA Serra Riccò - Castagna
Porcile Davide Giuseppe
PADRE Emanuele
MADRE Pertica Luigia
NASCITA 29 dicembre 1899
PROFESSIONE contadino
RESIDENZA Serra Riccò
Scalvini Luigi Giuseppe
PADRE Gio Batta
MADRE Pedemonte Maria Elisa
NASCITA 8 ottobre 1899
PROFESSIONE sellaio
Fonte:
Archivio di Stato di Genova, Fogli Matricolari, 1899
CLASSE 1900
Badino Gio Batta
PADRE Francesco
MADRE Cassissa Virginia
NASCITA 12 marzo 1900
Balestrero Michelangelo Giuseppe
PADRE Antonio
MADRE Bonicelli Luigia
NASCITA 1 ottobre 1900
Cambiaso Mario
PADRE Pasquale
MADRE Navone Caterina
NASCITA 2 maggio 1900
Casanova Luigi
PADRE Davide
MADRE Dellepiane Maria
NASCITA 9 ottobre 1900
Cassissa Angelo
PADRE Giovanni
MADRE Grasso Angela
NASCITA 6 marzo 1900
Cassissa Bartolomeo
PADRE Virginio
MADRE Napoli Luigia
NASCITA 29 febbraio 1900
Cervetto Giacomo
PADRE Andrea
MADRE Campi Maria
NASCITA 13 aprile 1900
Dellepiane Mario
PADRE Lorenzo
MADRE Leveratto Teresa
NASCITA 4 settembre 1900
De Nicola Antonio
PADRE Giovanni
MADRE Poirè Letizia
NASCITA 27 novembre 1900
Fava Andrea
PADRE Giacomo
MADRE Napoli Luigia
NASCITA 13 dicembre 1900
Gallino Isidoro
PADRE Luigi
MADRE Friscione Rosa
NASCITA 7 giugno 1900
Ghiglino Domenico
PADRE Matteo
MADRE Bracesco Teresa
NASCITA 1 luglio 1900
Ghiglino Giacomo
PADRE Carlo
MADRE Cereseto Maria
NASCITA 9 marzo 1900
Ghiglino Giovanni
PADRE Gio Batta
MADRE Ghiglino Sabrina
NASCITA 10 aprile 1900
Lavagetto Giuseppe
PADRE Ambrogio
MADRE Pedemonte Rosa
NASCITA 29 luglio 1900
Lavagetto Ignazio
PADRE Antonio
MADRE Traverso Maddalena
NASCITA 1 marzo 1900
Lavagetto Luigi
PADRE Angelo
MADRE Magnanego Anna
NASCITA 19 maggio 1900
Leveratto Michele Giuseppe
PADRE Giovanni
MADRE Torre Maria
NASCITA 15 aprile 1900
Magnanego Giovanni
PADRE Carlo
MADRE Magnanego Angela
NASCITA 9 marzo 1900
Malnati Giovanni
PADRE Carlo
MADRE Magnanego Maria
NASCITA 17 settembre 1900
Marchese Agostino Mario
PADRE Gio Batta
MADRE Carena Luigia
NASCITA 11 agosto 1900
Moli1 Nicolò
PADRE Giuseppe
MADRE Cassissa Angela
NASCITA 24 novembre 1900
1Moli: così nel testo, presumibilmente per Noli
Montaldo Carlo
PADRE Agostino
MADRE Bozzo Maria
NASCITA 12 marzo 1900
Morando Mario
PADRE Giovanni
MADRE Perasso Maria
NASCITA 17 luglio 1900
Nardi Eugenio
PADRE Giuseppe
MADRE Bordo Maria
NASCITA 15 aprile 1900
Noli Angelo
PADRE Luigi
MADRE Ghiglino Caterina
NASCITA 24 febbraio 1900
Noli Edoardo
PADRE Luigi
MADRE Pelissa Carmela
NASCITA 17 ottobre 1900
Noli Luigi
PADRE Innocente
MADRE Pesciallo Maria
NASCITA 1 dicembre 1900
Parodi Agostino
PADRE Biagio
MADRE Marchese Rosa
NASCITA 11 febbraio 1900
Parodi Giovanni
PADRE Carlo
MADRE Arvigo Teresa
NASCITA 27 gennaio 1900
Pedemonte Agostino Carmelo
PADRE Evaristo
MADRE Casanova Luigia
NASCITA 22 dicembre 1900
Pedemonte Alessandro Mario
PADRE Angelo
MADRE Badino Letizia
NASCITA 12 aprile 1900
Pedemonte Giovanni Battista
PADRE Stefano
MADRE Passano Maria
NASCITA 21 gennaio 1900
Pedemonte Luigi
PADRE Angelo
MADRE Casanova Anna
NASCITA 2 agosto 1900
Pertica Antonio
PADRE Angelo
MADRE Torazza Luigia
NASCITA 25 maggio 1900
Poggi Angelo Virginio
PADRE Angelo
MADRE Passano Vittoria
NASCITA 14 marzo 1900
Poggi Angelo
PADRE Giuseppe
MADRE Poggi Caterina
NASCITA 17 novembre 1900
Pozzuolo Giacomo Santino Marco
PADRE Agostino
MADRE Perasso Geronima
NASCITA 11 aprile 1900
Solera Giovanni Mario
PADRE Serafino
MADRE Napoli Maria
NASCITA 16 giugno 1900
Timossi Giovanni
PADRE Pasquale
MADRE Ronco Celeste
NASCITA 19 maggio 1900
Timossi Lorenzo
PADRE Giovanni
MADRE Caminata Rosa
NASCITA 3 novembre 1900
Torazza Giuseppe Angelo
PADRE Antonio
MADRE Noli Rosa
NASCITA 26 settembre 1900
Torazza Luigi
PADRE Antonio
MADRE Torazza Colomba
NASCITA 23 febbraio 1900
Torre Agostino
PADRE Gio Batta
MADRE Banchero Maria
NASCITA 17 marzo 1900
Torre Angelo
PADRE Giovanni
MADRE Torazza Serafina
NASCITA 22 marzo 1900
Travi Giuseppe
PADRE Angelo
MADRE Reghitto Adelaide
NASCITA 4 aprile 1900
Travi Giuseppe
PADRE Gio Batta
MADRE Anfosso Orsola
NASCITA 17 febbraio 1900
Valente Filippo
PADRE Giovanni
MADRE Torre Serafina
NASCITA 24 aprile 1900
Fonte:
Archivio di Stato di Genova, Fogli Matricolari, 1900
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Ultimo aggiornamento: 10 marzo 2023